REDAZIONE UMBRIA

Madonna del Belvedere, lo stupore

Scoperti dettagli inediti dell’opera del Nelli. L’analisi è parte del progetto della mostra interregionale sul pittore

Una equipe di storici, studiosi e restauratori, con l’aiuto del buio totale e di strumenti tecnici di avanguardia, le così dette lampade di Wood, è riuscita a riportare alla luce alcuni particolari relativi alla "Madonna del Belvedere" (14081413), capolavoro del grande pittore eugubino Ottaviano Nelli (1370 ca – 1444), custodita nella Chiesa di S.Maria Nuova, proprio per questo detta anche "del Nelli". Si tratta di alcuni brani dell’iscrizione, nascosta dal tempo, parte integrante ed all’interno della celebre opera. I risultati dell’analisi, effettuata nello scorso fine settimana, saranno resi noti in occasione della mostra dedicata all’illustre pittore eugubino in programma nell’autunno prossimo. Da tempo, infatti, gli storici dell’arte si erano accorti che la trabeazione pittorica che delimita l’affresco ospitava una lunga iscrizione in gotico, su ben due righe, realizzata con un pigmento pittorico bianco, purtroppo quasi completamente perduto. Proprio queste tracce sono state al centro della lunga analisi effettuata sabato notte.

L’indagine rientra nei lavori preliminari all’organizzazione della rassegna "Oro e colore nell’Appennino. Ottaviano Nelli a Gubbio" che la Direzione Regionale musei dell’Umbria sta organizzando in collaborazione con il Comune e la Diocesi di Gubbio, per la cura scientifica di Andrea De Marchi, Università degli Studi di Firenze, e Maria Rita Silvestrelli, Università per Stranieri Perugia. Ad accompagnare i curatori della rassegna, il sindaco Filippo Stirati e l’assessore alla Cultura Giovanna Uccellani. La mostra fa parte di un progetto artistico-culturale che coinvolge Gubbio e Fabriano, altra città pronta ad accogliere l’ "Oro e colore dell’Appennino", nel segno di quel legame umbro-marchigiano, come spiega il sindaco Stirati "che, insieme col progetto federiciano (Mostra in occasione dei 600 anni della nascita di Federico da Montefeltro, avvenuta a Gubbio il 7 giugno 1422 ndc) , rinsalderà i nostri forti legami storici, politici e istituzionali con le Marche. Due grandi progetti culturali, quelli nel segno di Ottaviano Nelli e di Federico da Montefeltro, sui quali stiamo lavorando per dare un grande segnale di rilancio e di rinascita, così da farci trovare pronti alla ripartenza del nostro territorio con progettualità di accoglienza su basi culturali di altissimo profilo".