SARA MINCIARONI
Cronaca

Madre e figlia accoltellate. Accertamenti nella casa

Tuoro, c’è sangue ovunque nell’appartamento di via Console Flaminio dove Ennaouri ha inferto 18 fendenti alla moglie e ferito anche la piccola.

Madre e figlia accoltellate. Accertamenti nella casa

Madre e figlia accoltellate. Accertamenti nella casa

C’è sangue ovunque nell’appartamento di via Console Flaminio dove nella notte tra giovedì e venerdì Kamal Ennaouri ha inferto 18 coltellate alla moglie e ferito con tre fendenti anche la minore delle due figlie, di 5 e 7 anni. La camera da letto dove la 34enne è stata trovata in fin di vita è imbrattata, nel lavandino del bagno, lungo il corridoio, nel vano scale e lungo le scale stesse "sgocciolamenti che partono dal pianerottolo e fino fuori la porta d’ingresso, lungo il marciapiede, sulla porta di una cantina e lungo il perimetro dell’immobile, fino alla porta d’ingresso del vicino", una scia di sangue traccia il percorso che l’uomo ha compiuto dopo il crimine. Ieri il sostituto procuratore Gemma Miliani è tornata a Tuoro, accompagnata dagli esperti della scientifica, dall’avvocato Donatella Donati che assiste l’indagato e dai medici legali Massimo Lancia e Valter Patumi nominati come consulenti dalla Procura e dalla difesa. Gli inquirenti hanno cercato le tracce utili a ricostruire la dinamica di quella violenza e collegarla così alle lesioni sui corpi delle due vittime. Come sono stati sferrati i fendenti, quanto l’uomo si è accanito sulla moglie, se e come lei ha cercato di difendersi, se il ferimento della figlia è stato un "danno collaterale" a quella pioggia di coltellate. Dubbi in parte sciolti dalla dichiarazione della vittima, che dal suo letto di terapia intensiva è riuscita a parlare al Pm domenica, aggiungendo la sua versione dei fatti a quella dell’aggressore. Dopo i primi fendenti si è nascosta sotto il letto - ha raccontato la donna - insieme alla bimba, ma lui "continuava a colpirla e per continuare nel suo intento alzava i letti delle figlie" ha scritto il Gip, Margherita Amodeo nell’ordinanza di custodia cautelare che ha convalidato l’arresto del 34enne marocchino e disposto la misura in carcere, dopo l’udienza di convalida nella quale Ennaouri, assistito dall’avvocato Donatella Donati, ha risposto alle domande del giudice ammettendo il ferimento ma negando di aver avuto intenzione di voler far del male alla bambina. E ieri nella stanza dell’orrore una conferma è arrivata: il sangue sotto il letto conferma che la donna ha tentato di sfuggire alle coltellate del marito, ma che lui l’ha raggiunta anche li.