REDAZIONE UMBRIA

Mail e telefonate taroccate: "Occhio alle truffe. Non date soldi a nessuno"

Parla l’esperto: "Ai tempi di Internet è facile avere qualsiasi informazione . I malviventi puntano sempre a persone sole e chiedono danaro subito" .

Parla l’esperto: "Ai tempi di Internet è facile avere qualsiasi informazione . I malviventi puntano sempre a persone sole e chiedono danaro subito" .

Parla l’esperto: "Ai tempi di Internet è facile avere qualsiasi informazione . I malviventi puntano sempre a persone sole e chiedono danaro subito" .

Dalle false convocazioni giudiziarie con tanto di carta intestata del Ministero dell’Interno inviate sulla mail, alle telefonate con richiesta d’aiuto da parte di un familiare. Siamo circondati dai truffatori e i delinquenti del web o del cellulare stanno diventando più scaltri e credibili, aiutati dall’uso di informazioni molto dettagliate sulle vittime da colpire. Di recente una signora ha raccontato che il genero ha ricevuto una strana telefonata: "Guardi, sua suocera è in difficoltà. Chiamo io al posto suo perché le hanno rubato la borsa che era in macchina. Sua suocera ha un’auto bianca no? Ed era diretta in superstrada... ". Tutto vero. Ma il genero non ci casca. Chiama a casa, la donna è sul divano, la borsa appesa sull’attaccapanni... si trattava di un tentativo di truffa. Ma come facevano i malviventi a sapere che la signora guidava una macchina bianca e poco prima aveva imboccato la superstrada? E come hanno fatto a collegarla a quell’uomo che era il genero? Forse la tenevano d’occhio? "Di questi tempi è facilissimo avere informazioni di qualsiasi tipo – avverte Massimo Pici, ex poliziotto, ora presidente dell’associazione Margot e del Siulp Perugia, il sindacato unitario dei lavoratori della Polizia – La fonte è Internet, aperta e accessibile a tutti. Ho un filmato che utilizzo nelle scuole quando andiamo a fare prevenzione con Margot e con i colleghi della Postale che lascia di stucco: c’è un tizio che fa finta di essere un sensitivo e in poco tempo svela ai presenti particolari delle rispettive vite (lavoro, gusti, debolezze). La gente rimane senza parole. Sul più bello, viene abbassato il tendone del palco e dietro c’è una sorta di centrale telematica con cinque operatori al computer che, in tempo reale, forniscono notizie al sedicente mago...". Detto questo, Pici raccomanda la massima prudenza, ricordando che gli atti giudiziari arrivano sempre con raccomandata con ricevuta di ritorno o con messo comunale. Infine la regola delle “3 S“: "I truffatori puntano sempre a persone sole (non hanno occasione di confrontarsi), chiedono soldi e subito (in modo che presi dal panico non possono riflettere). Ma attenzione: le forze dell’ordine non prendono mai soldi e non esistono pagamenti istantanei da fare, multe comprese. Dunque non consegnate denaro a nessuno".

Silvia Angelici