Malattie pediatriche, vince la speranza

I risultati di un convegno organizzato dal Comitato per la Vita “Daniele Chianelli”: in molti tumori infantili la guarigione sfiora il 90%

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I tumori pediatrici fanno meno paura: in molte patologie oncologiche le guarigioni sfiorano il 90% dei casi grazie alle strategie, ai moderni protocolli, ai farmaci di ultima generazione, ma anche all’esperienza che oggi permettono ai medici di aggredire leucemie, linfomi e tumori pediatrici e spesso sconfiggerli. Sono alcuni dei risultati illustrati dal dottor Maurizio Caniglia, direttore delle Struttura complessa di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Perugia, durante il convegno organizzato dal Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” in occasione della Giornata nazionale contro leucemie, linfomi, mielomi. Presenti, con Caniglia, il presidente del Comitato Franco Chianelli, i membri del Gruppo multidisciplinare ai quali si è riconosciuto un ruolo "fondamentale e necessario", l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Giuseppe De Filippis, il prefetto Armando Gradone e il vicesindaco Gianluca Tuteri

"I tumori infantili – ha spiegato Caniglia – sono patologie rare, che colpiscono un bambino ogni 600, con un’incidenza di 15 casi su 100 mila bambini. Ogni anno in Italia 1.400 nuovi casi nella fascia di età tra zero e 15 anni e 900 tra i 15 e 19 anni". È la leucemia la più frequente, ma sono tantissime le tipologie di tumore pediatrico che ogni anno il reparto affronta, come quelle che colpiscono il sistema nervoso centrale, i linfomi, i neuroblastomi o i sarcomi dei tessuti molli. Un’attività, quella del reparto di Oncoematologia pediatrica che cresce sempre più: 244 i ricoverati nel 2021 e 126 nei primi mesi del 2022. L’ambulatorio ha registrato 3.682 accessi nel 2020 e 5.366 nel 2021. Sono 118 i trapianti di midollo osseo fatti dal 2007 ad oggi.

Nel corso del convegno Franco Chianelli ha annunciato che nel giro di sei mesi saranno inaugurati i nuovi 20 alloggi del Residence, con un investimento di quattro milioni di euro. Quindi sono state illustrate le attività dell’Equipe multidisciplinare: di psicologhe, assistenti sociali musicoterapeuti, arteterapeute, ma anche arti marziali, clown, volontari, educatori, estetiste oncologiche che insieme a figure istituzionali garantiscono ai pazienti un percorso di assistenza a 360 gradi in grado di supportare il bambino e la sua famiglia con centinaia di interventi mirati e una presenta quotidiana, nei reparti e al Residence. La giornata si è chiusa con cinque testimonianze di mamme di bambini guariti e di ragazzi che hanno superato il percorso di malattia. "Essere qui – hanno detto – è come tornare in una seconda casa".