Gubbio (Perugia), 17 settembre 2022 - La "bomba d’acqua" abbattutasi nella serata di giovedì tra l’Umbria e le Marche ha colpito duro nel comune di Scheggia-Pascelupo ed in quello di Gubbio con le frazioni di San Bartolomeo ed del buranese, per fortuna senza conseguenze drammatiche per le persone. Scheggia e Pascelupo è costretta ora a confrontarsi con una rete stradale compromessa, case allagate, frane un po’ ovunque, collegamenti interrotti. "Un territorio devastato": questa la fotografia del sindaco Fabio Vergari; un’immagine cruda figlia di accertamenti che sintetizzano enormi problemi. La viabilità, anche quella principale, Flaminia ed Arceviese comprese, è alle prese con frane di diverso volume che complicano e impediscono i collegamenti. I danni maggiori si concentrano nelle frazioni di Isola Fossara e Ponte Calcara con allagamenti di abitazioni, scantinati e locali a piano terra, mentre a Valdorbia sono state soccorse due famiglie rimaste isolate. Nel capoluogo comunale, ha aggiunto la vice sindaco Mariella Facchini, disagi per Via di Gubbio e Via Canapine, per la fuoriuscita dei "Tre fossi"; isolata la frazione di Vuotano. Scuole chiuse, naturalmente, con il sindaco Vergari ad annunciare la richiesta dello "stato di calamità naturale" perché "una volta per sempre vengano realizzati interventi che evitino il ripetersi di simili disastri". La vicesindaco Mariella Facchini ne ha parlato con l’assessore regionale Melasecche che ha accolto al suo arrivo ed accompagnato a visitare le zone più colpite. Garantito l’aiuto della Regione. I soccorsi erano scattati immediati fin da giovedì con l’intervento di Protezione Civile, Anas, Provincia, Vigili del fuoco, forze dell’ordine e tanti volontari. A tutti il ringraziamento e la gratitudine del Sindaco Vergari.
Per quanto riguarda Gubbio sono state colpite in maniera grave le frazioni di San Bartolomeo e del Buranese, contigue con le Marche, con devastazioni ingenti per il territorio e conseguenze pesanti per le attività economiche. Solo Gianluca Naticchi, che gestisce un’attività di ristorazione ai margini della "Contessa", stima i danni in oltre centomila euro. Le acque hanno circondato l’esercizio ed invaso il piazzale antistante, dove avevano parcheggiato alcuni automobilisti per trascorrere la notte per l’impossibilità di proseguire. Tra l’altro la Contessa era chiusa e sono in corso i lavori per riaprirla. Devastato purtroppo gran parte del buranese come confermato dal sindaco Stirati e dall’assessore Valerio Piergentili. "Chiederemo lo stato di calamità naturale, nonché un grande sostegno da parte della Regione – ha annunciato Stirati - visto che le situazioni di dissesto sono di competenza regionale: stiamo lavorando in queste ore sia insieme alla Provincia ed alla Protezione Civile, ci sono famiglie e imprese in difficoltà". Oggi le zone disastrate, compreso Cantiano, parte diocesi eugubina, saranno visitate dal Vescovo Luciano Paolucci Bedini. Intanto gli uffici diocesani si sono attivati per i primi soccorsi.
g.b.