
Mancano 30 case popolari Nuovo bando in arrivo "Si procederà entro l’estate"
Ad Orvieto mancano trenta case popolari per soddisfare le esigenze delle famiglie a basso reddito ed il Comune approva adesso un regolamento per favorire la concessione di questi alloggi a chi risiede da almeno 15 anni nel territorio. Mentre a Terni la gestione dell’Ater, l’azienda regionale che si occupa dell’edilizia residenziale, è diventata subito oggetto di scontro tra il sindaco Bandecchi e l’istituto, ad Orvieto i toni sono più felpati, ma la carenza di alloggi esiste. La Giunta ha appena approvato un nuovo regolamento nel quale è stata introdotta la norma che prevede di favorire i nuclei familiari che hanno una residenza ininterrotta a Orvieto da più di 15 anni. Previsto maggiore punteggio anche per i nuclei familiari composti da una sola persona tra 36 e 64 anni rimasta sola a seguito di vedovanza, separazione o divorzi e per quelli per cui l’incidenza del canone di locazione sul reddito Isee è superiore o uguale al 60%. "Con l’approvazione del nuovo regolamento – dice il vicesindaco Mario Mazzi (foto) – potremo definire il rinnovo della convenzione con Ater per quanto riguarda la manutenzione delle case di proprietà comunale gestite dall’Ater stessa ma soprattutto potremo procedere entro l’estate al nuovo bando di assegnazione". Al momento sono 12 gli alloggi disponibili di cui 9 nel centro storico mentre altri 4 ancora da ripristinare potranno essere presi in considerazione solo quando l’Ater ci comunicherà la disponibilità. Complessivamente sono 152 gli alloggi nel territorio comunale di cui 76 nel centro storico e 36 di proprietà comunale gestiti da Ater. "Nell’ultimo bando di assegnazione del 2019 furono 39 le domande inevase e considerando le 12 case disponibili e alcune domande per le quali non erano stati rispettati i requisiti di accesso, in realtà pensiamo che la necessità di alloggi popolari nella nostra città sia di non più di 30 unità", dice il vicesindaco. In ballo ci sono ancora i sei milioni che l’Ater ha messo a disposizione di Orvieto, ma per i quali si sta ancora cercando il luogo adatto dove investirli. Il consigliere comunale di maggioranza Stefano Olimpieri chiede però di fare un passo in avanti e lavorare per il mutuo sociale. "Possiamo mettere in campo un progetto di edilizia pubblica con riscatto, per consentire cioè a chi ha redditi bassi di poter pagare l’affitto e diventare alla fine proprietari dell’immobile".
Cla.Lat.