Perugia, 27 novembre 2023 - Il trasferimento della pm Manuela Comodi non è stato disposto dopo la condanna per il caso Palamara, nel quale la sostituta procuratrice non è mai stata coinvolta. Il provvedimento di trasferimento, in conseguenza del quale Comodi andrà a ricoprire il ruolo di giudice al tribunale civile di Milano, è stato preso in via cautelare dalla commissione disciplinare del Csm in seguito alla vicenda giudiziaria, ancora non conclusa, che la coinvolge. Comodi è stata condannata, con rito abbreviato, dal Tribunale di Firenze per l’accusa di essersi introdotta illecitamente nel sistema informatico della Procura di Perugia. Secondo l’accusa, il magistrato avrebbe consultato il registro dei procedimenti dell’ufficio di via Fiorenzo di Lorenzo, tra il 12 e il 14 marzo 2019, in particolare interessandosi, sempre secondo l’accusa, di fascicoli inerenti "rapporti di amicizia", con alcuni soggetti indagati in procedimenti non a lei assegnati, o situazioni inerenti la sfera personale del magistrato perugino. Da alcuni episodi contestati era stata prosciolta perché i fatti non costituivano reato.
Manuela Comodi è tra i magistrati più esperti della Procura di Perugia. Ha coordinato indagini e poi rappresentato la pubblica accusa in importanti processi, da quello sulla cosiddetta appaltopoli della Provincia di Perugia a quelli per reati ambientali, quelli sulla criminalità organizzata e sulla presunta attività eversiva di matrice anarco insurrezionalista. Il suo nome era salito alla ribalta, a livello internazionale, per il processo sull’uccisione di Meredith Kercher. Comodi affiancò il collega Giuliano Mignini nel processo che vedeva come imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito, poi prosciolti definitivamente dopo dieci anni di battaglie in aula e processi dagli esiti alterni.