
Manuel Maraghelli lascia dopo 5 anni alla guida dell’Agenzia Forestale dell’Umbria come amministratore unico
Dopo cinque anni alla guida dell’Agenzia Forestale dell’Umbria come amministratore unico, Manuel Maraghelli chiude il suo mandato con più luci che ombre. Orgoglio per i risultati raggiunti, ma anche rammarico per ciò che è rimasto incompiuto. E il primo nodo dolente per Maraghelli è quello della mancata condivisione di un principio fondamentale: la meritocrazia. "Non sono riuscito a far capire a tutti che valorizzare il merito non è una minaccia, ma un’opportunità per l’Ente stesso", sostiene. Poi la mancata riforma della bonifica: "Il problema resta strutturale – spiega Maraghelli –: Afor gestisce il 60% del territorio regionale in tema di pulizia e manutenzione di fossi e fiumi minori, ma lo fa con risorse insufficienti. Senza fondi certi, abbiamo potuto operare solo in emergenza, con costi maggiori e minore efficacia. Serviva una riforma, anche se impopolare, ma è sempre stata rimandata".
Eppure, quello di Maraghelli è stato un quinquennio di profonda trasformazione per l’Agenzia. A partire dalle persone. Dal 2020 sono entrati infatti in organico 121 operai forestali, 23 funzionari, 28 impiegati e due dirigenti. "Un’iniezione di forze nuove che ha cambiato il volto dell’agenzia" dice.
"La produttività dei cantieri è aumentata del 12,3% in tre anni; 41 nuovi mezzi sono stati acquistati tra 2020 e 2024, per un valore complessivo di 3,7 milioni di euro. Mezzi e nuove tecnologie che peraltro hanno rivoluzionato in positivo il modo di lavorare nei boschi. Il supporto tecnico agli enti pubblici – aggiunge – è cresciuto del +37,5% dal 2019 mentre i contratti di concessione sono aumentati del 66,7%. Abbiamo inoltre esteso contratti di valorizzazione fino a 20 anni, per attrarre investimenti privati. In ambito antincendio boschivo, Afor ha invece investito in vasche mobili, moduli AIB, mezzi 4x4, oltre a realizzare 475 chilometri di fasce tagliafuoco e mantenerne 689 di viabilità forestale. L’obiettivo per il 2025 è quello di raggiungere 22 mini-squadre operative coordinate dai vigili del fuoco (attualmente sono 17). L’ex amministratore unico tiene infine a sottolineare come anche l’autonomia finanziaria di Afor sia andata crescendo dal 37,96% del 2020 al 45,92% nel 2024, mentre sul fronte appalti sono state gestite circa 80 gare l’anno, con 50 accordi quadro attivi.