REDAZIONE UMBRIA

Marchio umbro per il vino: "Valorizzare l’identità. Andiamo oltre la Toscana"

Aperta ’Vinitaly’ alla Fiera di Verona con la presenza di 56 aziende regionali. L’assessore Meloni: "Dobbiamo fare un salto in avanti coi brand di eccellenza".

Aperta ’Vinitaly’ alla Fiera di Verona con la presenza di 56 aziende regionali. L’assessore Meloni: "Dobbiamo fare un salto in avanti coi brand di eccellenza".

Aperta ’Vinitaly’ alla Fiera di Verona con la presenza di 56 aziende regionali. L’assessore Meloni: "Dobbiamo fare un salto in avanti coi brand di eccellenza".

"Il vino è l’ambasciatore dell’Umbria, e ora serve un vero brand regionale, forte, riconoscibile, che metta finalmente al centro la nostra identità e le nostre eccellenze": è quanto ha detto Simona Meloni, assessora all’agricoltura e al turismo della Regione, a Verona per il Vinitaly 2025. Dove l’Umbria è presente con 56 produttori all’interno del proprio padiglione. "È il mio primo Vinitaly da assessore – ha spiegato Meloni – e si presenta come un’edizione che parla di radici, di una storia millenaria che lega profondamente la nostra regione al vino e all’intero comparto agroalimentare. Il vino non è solo un prodotto: è cultura, è territorio, è sviluppo". L’assessora ha sottolineato l’importanza di far marciare insieme agricoltura e turismo, cibo e vino. "Non possiamo più considerarli come semplici comparti - ha spiegato -, perderebbero il loro valore sociale oltre che economico. Dobbiamo lavorare in sinergia per portare in alto le nostre eccellenze. Da tanti anni si parla di brand Umbria ma in concreto non si è mai arrivati a definirlo. È il momento di superare quella sudditanza che per troppo tempo abbiamo avuto verso regioni come la Toscana. L’Umbria deve fare un salto in avanti e mettere in evidenza la propria identità: chi arriva nei nostri territori deve sapere dove si trova e cosa può trovare". L’assessora ha poi rimarcato il ruolo strategico del vino. "In questi anni - ha detto - il settore ha compiuto un salto di qualità importante, non solo nella quantità prodotta, ma soprattutto nella qualità. È una delle nostre risorse più preziose. Per questo dobbiamo attivarci, come regione ma anche a livello nazionale ed europeo, affinché le aziende umbre siano sostenute e valorizzate, evitando approcci disorganici o scelte in ordine sparso. Molte delle nostre aziende - ha detto ancora Simona Meloni - fanno produzione, fanno sviluppo, generano valore e presidiano il territorio. Senza di loro metteremmo a rischio lo sviluppo stesso delle nostre terre. Questo Vinitaly è l’occasione per ribadire con forza che il vino è parte integrante del futuro dell’Umbria". L’area espositiva dedicata a 56 produttori si è aperta ieri, con il ritorno dell’ Enoteca Regionale, un grande banco di assaggi in cui trova spazio una selezione di eccellenze rappresentative dei produttori presenti in maniera collettiva con i propri stand ma anche dei vini provenienti da altre aziende umbre.