Assisi, al via la marcia per la pace: "Fermare le guerre e l'escalation di violenza"

Il presidente della Fondazione PerugiAssisi Lotti: “Una manifestazione necessaria perché siamo in grande pericolo. Nella legge di bilancio non un soldo per la guerra”

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Marcia della pace Perugia-Assisi

Perugia, 21 settembre 2024 – Partirà alle 15 da Santa Maria degli Angeli la Marcia di Assisi e si concluderà alle 16.30 nella piazza del Comune all'insegna dello slogan “Prima di tutto la pace”. Una manifestazione «necessaria», ha detto il presidente della Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace, Flavio Lotti, «perché siamo in grande pericolo e sappiamo che non si sta facendo quello che si dovrebbe fare mentre la situazione internazionale e interna continua a peggiorare». «Questa manifestazione – ha proseguito Lotti durante l'incontro nazionale delle costruttrici e dei costruttori di pace che precede la Marcia - era necessaria perché sentiamo il dovere di rompere il silenzio e l'inazione che circonda».

Il presidente ha ricordato «le stragi quotidiane di persone trattate e uccise peggio degli animali, la terribile escalation delle guerre fratricide in corso, la politica disumana che ci impedisce di salvare la gente in mare, la distruzione di immense risorse economiche rubate alla cura delle persone che soffrono e sono abbandonate a se stesse, le gravi violazioni dei principi e delle norme della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale».

«Questa manifestazione era necessaria - ha continuato - perché non possiamo smettere di chiedere a tutti i responsabili della politica di fermare le stragi, la carneficina di Gaza, l'escalation in Ucraina e in Medio Oriente e le forze stanno facendo di tutto per trascinarci dentro a questo spaventoso vortice. Questa manifestazione era necessaria perché dobbiamo e vogliamo far crescere il movimento dei cittadini e delle istituzioni che si oppongono realmente alla guerra e alla corsa al riarmo - non il bla, bla, bla della pace. Questa manifestazione era necessaria perché vogliamo dare avvio ad una mobilitazione unitaria contro ogni possibile aumento delle spese militari. Lo ripetiamo a chi dovrà votare la prossima legge di bilancio: "Non un soldo per la guerra. Cura, non bombe. Questa manifestazione era necessaria perché dobbiamo e vogliamo ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell'umanità e del pianeta».

«Sappiamo - ha sottolineato - che quella che sta montando non è una guerra qualsiasi ma è quella terza guerra mondiale che potrebbe annientare l'Europa e il resto l'umanità e, ogni giorno che passa, impedire questo disastro diventa sempre più difficile. Per questo vi abbiamo proposto di tornare ad Assisi, la città di San Francesco, la città del patrono d'Italia, la città dove arriva la Marcia PerugiAssisi, la città che dal 1961 è meta di centinaia di migliaia di persone che amano, invocano e costruiscono la pace. Con questo nostro ritrovarci assieme, in tanti e diversi, ricchi di tanta umanità, noi diamo avvio ad una mobilitazione straordinaria che deve intensificarsi e diventare permanente». «Questo è il tempo in cui dobbiamo riscoprire e ribadire il valore primario della pace. 'Prima di tutto la pace” lo dobbiamo scrivere sui muri e nelle agende di tutto il nostro paese e di tutto il mondo. 'Prima di tutto la pace - ha affermato ancora Lotti - non è un concetto morale ma è un imperativo politico universalista e pluralista. Noi vi proponiamo oggi il programma di un anno che si chiama 'Immagina' e che ci aiuterà nell'organizzazione, il 12 ottobre 2025, della più grande 'Marcia PerugiAssisi della storia. La strada della pace è in salita, molto più di quella che, simbolicamente, oggi pomeriggio, ci porterà nel cuore civico di Assisi. Spero che, in tanti, decideremo di affrontarla assieme».