REDAZIONE UMBRIA

Marco Bocci , il cinema e l’orgoglio di essere umbro "Giusto e doveroso presentare il film tra la mia gente"

Marco Bocci , il cinema e l’orgoglio di essere umbro "Giusto e doveroso presentare il film tra la mia gente"

"Io sono umbro e in tutto quello che faccio l’Umbria influenza il mio modo di pensare e le storie che voglio raccontare". Parte da qui Marco Bocci per raccontare l’anteprima perugina di “La caccia“, il suo secondo film da regista, proiettato martedì allo Zenith con la folla delle grandi occasioni. In prima fila anche il sindaco Andrea Romizi insieme ai vertici dell’Umbria Film Commission (nella foto con Bocci), il presidente Paolo Genovese, il direttore Alberto Pasquale, il consigliere Daniele Corvi per il quale questo "è il primo film scritto, diretto, interpretato girato e finanziato in Umbria".

Bocci, è vero che ha voluto fortemente la presentazione a Perugia?

"Sì, perché Umbria Film Commission mi ha sostenuto in maniera importante e mi sembrava giusto e doveroso fare una presentazione qui, con la gente e il mio territorio. Volevo e condividere questi momenti".

Cosa racconta “La caccia“?

"Un thriller, un noir, una favola nera sulle dinamiche di una famiglia di quattro fratelli che cercano di combattere l’invadenza di un’infanzia complicata e violenta attraverso la metafora della caccia. Ovvero che il più forte predomina sul più debole".

Come è andata con Laura Chiatti, sua moglie e attrice nel film?

"Ho subito pensato a lei per questo ruolo, anche se è più abituata a fare commedie romantiche e sono orgoglioso della scelta, ha dato al suo personaggio un’anima molto più forte rispetto a quella che avevo immaginato. E’ stato bello lavorare con lei, abbiamo portato la nostra famiglia sul set, trasformandolo in una famiglia allargata".

Dove ha girato?

"In Lazio e in Umbria, in alcune ville del Ternano e nei boschi".

Sofia Coletti