
Blitz della guardia di finanza in un’attività commerciale. Merce sprovvista d’indicazioni sulla provenienza
Maschere e “scherzi“ di Carnevale non conformi alla legge, la guardia di finanza sequestra 400 articoli in un negozio cinese, con il titolare che adesso rischia una multa di oltre 25mila euro. È l’esito dei controlli attivati negli ultimi giorni dalla fiamme gialle spoletine. Le operazioni avevano come obiettivo principale la verifica circa la regolarità e la sicurezza dei prodotti legati al Carnevale. Durante un sopralluogo effettuato nei confronti di un negoziante di origine cinese, con la sede dell’attività a Spoleto, l’attenzione è stata focalizzata su alcuni prodotti e accessori riservati al consumatore finale per riscontrare, tra le indicazioni descrittive riportate sulle confezioni, la presenza di irregolarità in violazione dei dettami del codice dei consumatori.
I finanzieri hanno verificato infatti il rispetto delle normative di settore, ricontrando non poche anomalie. "Tutte le informazioni destinate ai consumatori devono essere necessariamente fornite almeno in lingua italiana – sottolineano le fiamme gialle – . Qualora, invece, vengano utilizzate lingue diverse, la traduzione italiana deve essere ben visibile e leggibile, con caratteri non inferiori a quelli utilizzati per le altre lingue". All’esito delle attività di controllo, sono stati posti sotto sequestro amministrativo circa 400 articoli caratteristici del periodo di Carnevale, tra cui maschere, costumi e accessori, privi di indicazioni in italiano sulla provenienza, sui materiali impiegati per la fabbricazione e sulla eventuale presenza di sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose e all’ambiente e, pertanto, potenzialmente pericolose.
Al trasgressore è stata, inoltre, comminata una sanzione amministrativa che varia da 516 a 25.823 euro, da pagare entro sessanta giorni. L’operazione, che sottolinea ancora una volta l’impegno della guardia di finanza nella tutela della salute pubblica e nella salvaguardia della concorrenza leale, si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo posto in essere dai comandi territoriali delle fiamme gialle volto a prevenire pratiche scorrette e garantire il rispetto delle normative vigenti. Si tratta di controlli che la finanza svolge con regolarità in particolare in specifici periodi dell’anno, come appunto il Carnevale.