
Alessandro e Maria Grazia con la sindaca e i medici dopo aver celebrato il matrimonio in ospedale
Perugia, 16 aprile 2025 – Alessandro e Maria Grazia si sono uniti in matrimonio in un luogo insolito: nel reparto di Terapia Intensiva cardio-toracico-vascolare dell'Ospedale di Perugia, dove Alessandro è ricoverato e curato da un'equipe di professionisti molto attenti e premurosi da circa sei mesi.
A celebrare il rito civile, la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, visibilmente commossa, che ha letto la formula ufficiale con una partecipazione sentita, condivisa da tutto il personale sanitario presente. “Abbiamo scelto questo luogo – afferma Alessandro emozionato – perché lo sentiamo come la nostra famiglia. I sanitari di questo ospedale, oltre a essere professionisti di altissima competenza, sono diventati per noi familiari, amici, punti di riferimento quotidiani. Era giusto che fossero anche i nostri testimoni di nozze”. Hanno fatto da testimoni agli sposi i medici cardioanestesisti, Cristina Todisco, responsabile della Terapia Intensiva, Marina Properzi e Dario Begliomini. "La realizzazione di un sogno che, come in ogni bella favola, si conclude nell’unione in matrimonio di un paziente che, con la sua consorte, scelgono come luogo di celebrazione questa struttura che lo ha salvato ridando vita al suo cuore – sottolinea con grande emozione Cristina Todisco - Questo gesto d’amore ci riempie di orgoglio e rafforza la consapevolezza del valore del nostro lavoro di squadra sempre vicini ai pazienti, non solo nel momento della degenza ma continuando a seguirli nel proprio percorso di cura”.
A ringraziare di persona gli sposi per questo momento carico di significato, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Giuseppe De Filippis: “Ringrazio Alessandro e Maria Grazia che ci hanno reso partecipi di un momento di straordinaria umanità, che ci ricorda come la cura vada ben oltre l’aspetto clinico, abbracciando la persona nella sua totalità. L’amore, in tutte le sue forme, resta il cuore pulsante anche in un luogo di sofferenza e speranza come la terapia intensiva".
Nei prossimi giorni Alessandro verrà dimesso e proseguirà il suo percorso di cura in una struttura di riabilitazione cardiologica. "Era il 5 ottobre del 2024, quando hai bussato alla nostra porta _ scrive in una lettera dedicata agli sposi, la dottoressa Todisco - Tutti noi abbiamo condiviso emozioni forti e contrastanti, dalla paura di fallire, alle piccole gioie quotidiane, alla speranza di farti guarire.
Al tuo fianco una grande donna. Voglio che tu sappia che non c’è stato giorno che Maria Grazia non ti sia stata accanto tenendoti per mano e non c’è stato giorno che non abbia vissuto intensamente anche le nostre paure con grande rispetto, incoraggiandoci sempre con la sua dolcezza, il suo silenzio e capacità di ascoltare, credendo in noi e affidandosi con cieca e totale fiducia".