La stagione del Teatro Cucinelli si apre nel segno di Matthias Martelli (nella foto), autore e interprete di un racconto avvincente e poetico sul genio di Raffaello Sanzio: è lo spettacolo “Raffaello, il figlio del vento“, in scena martedì alle 21.
La vita del pittore, considerato simbolo di grazia e perfezione, esplode non solo di arte ma anche di felicità, eros, sfide, contraddizioni e polemiche. Martelli, accompagnato dalle musiche dal vivo del Maestro Castellan, riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione e trascina lo spettatore in un viaggio appassionante, rendendo vivi i personaggi ed entrando con le immagini e le parole dentro i capolavori di Raffaello. Uno spettacolo che essere vuole celebrazione della vita di un genio, ma anche risposta a un’esigenza del presente: oggi, come non mai, è necessario puntare a un nuovo Rinascimento dell’arte e della cultura nel nostro Paese.
"Mi sono chiesto chi fosse realmente Raffaello, chi ci fosse dietro all’immagine stereotipata che tutti abbiamo in mente – racconta l’artista – e più andavo avanti nella ricerca più emergeva la figura di un genio multiforme e affascinante, capace di meravigliarsi come un bambino, disponibile ad apprendere come un eterno allievo, dotato di uno straordinario talento umano e artistico che gli ha permesso di esprimere il suo genio creativo all’interno di una vita felice, piena e rocambolesca".
I biglietti si possono prenotare allo 075.57542222 e acquistare on line su www.teatrostabile.umbria.it o ai botteghini del Morlacchi e del Cucinelli (il giorno dello spettacolo).