REDAZIONE UMBRIA

’Medusa’, in un anno 200 chiamate in più

Il bilancio del centro antiviolenza. Presi in carico altri 38 casi. "Segnale di un brutto fenomeno. che ribolle anche in Altotevere".

’Medusa’, in un anno 200 chiamate in più

CITTA’ DI CASTELLO – Circa 200 telefonate in più dell’anno scorso e 38 nuovi casi presi in carico finora dal Centro comunale antiviolenza ’Medusa’ danno la misura di un fenomeno che anche in Alta Valle del Tevere si annida in situazioni domestiche spesso difficili da percepire e arginare, ma che, come hanno confermato anche gli stessi responsabili delle forze dell’ordine, presenta purtroppo nel territorio la stessa casistica di episodi di abusi, maltrattamenti e persecuzioni che finisce quasi quotidianamente alla ribalta delle cronache nazionali. Nell’ultimo anno sono state fino a oggi 570 le chiamate di donne vittime di violenza e 270 i colloqui effettuati dal Centro ’Medusa’, dove il personale dell’associazione LiberaMente Donna lavora per conto del Comune come capofila della Zona Sociale 1 che riunisce gli otto comuni del comprensorio altotiberino. "Contro le violenza sulle donne serve una sfida culturale nel segno della prevenzione, che coinvolga per intero il tessuto sociale del nostro territorio, un’azione a 360 gradi che parta dalle agenzie educative, la famiglia e la scuola, e si estenda con la spinta delle istituzioni pubbliche a ogni ambito della convivenza civile, dal mondo del lavoro allo sport, per dare tutti insieme una risposta di comunità, forte e unitaria".

E’ il messaggio lanciato ieri dai lavori del tavolo di monitoraggio istituzionale che il Comune ha riunito per il terzo anno consecutivo nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Si è parlato di "una cabina di regia operativa, per andare oltre le celebrazioni della ricorrenza, come il protocollo di intesa per favorire l’inserimento occupazionale delle donne vittime di violenza e i corsi di formazione rivolti agli insegnanti delle scuole primarie di Città di Castello, che ora verranno estesi a tutti i comuni della Zona Sociale 1".