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Valentina Mercanti, consigliera regionale del Pd
Valentina Mercanti è stata l’unica rappresentante in consiglio regionale del Pd a non cambiare idea sulla proroga per le concessioni idriche. Aveva votato sì in commissione alla proposta della Lega, ha confermato il suo voto anche quando i colleghi di partito hanno dato vita a una vera e propria inversione ad U in autostrada sulla spinta della pressione di una quarantina di sindaci principalmente della Versilia, Mediavalle e Garfagnana che chiedevano la sospensione del voto, mirando, molto probabilmente, all’affossamento della proroga stessa. Il tutto per accelerare l’ingresso di Geal in Gaia.
"Innanzitutto, perché ci sono dei ritardi e la proroga serviva a prendere un po’ di tempo in più. In secondo luogo, era una opportunità per ragionare su come definire il futuro, anche magari per la modifica degli ambiti, altra cosa è farlo da dentro Gaia. Sul tema ci sono posizioni sfumate ma comunque simili. Infine serve una legge nazionale, era inutile bocciare la proposta a livello regionale, a quel punto ci avrebbe dovuto pensare il governo di centrodestra".
A cosa attribuisce la retromarcia del Pd?
"Il Pd è arrivato a questa posizione dopo che una quarantina di sindaci hanno chiesto di essere ascoltati, non si poteva far finta di nulla. La Lega doveva chiedere che venissero ascoltati subito e che si andasse rapidamente al voto".
Bene, ma i sindaci della Piana rappresentano 150mila persone e chiedevano l’approvazione: di quelle il consiglio regionale non ha tenuto di conto? "Ritengo che il voto in consiglio ci sarebbe stato magari con modifiche, una volta tornata in commissione la proposta di legge. Non credo che sarebbe stata bocciata a quel punto, e del resto i sindaci chiedevano di essere ascoltati non di bocciare il provvedimento".
Ma lei ha vota comunque sì...
"A differenza dei miei colleghi sono nata e vivo a Lucca e continuo a pensare che serviva questo segnale e poi la mia è stata una scelta di coerenza".
Su Geal che giudizio dà sull’operato del sindaco di Lucca?
"Mario Pardini è il vero assente, è mancato nell’autorevolezza, anche se non ho apprezzato gli interventi di alcuni sindaci che si sono permessi di dare la linea politica a quello che doveva fare Lucca".
A questo punto vede soluzioni per Geal?
"Se lo Stato darà vita a un provvedimento per allungare le concessioni, vedo uno spazio; altrimenti il destino di Geal in Gaia è deciso, anzi lo era già tre anni fa. Aggiungo che, comunque, i bilanci di Gaia dovevano essere esaminati molto prima e non ora".
Qualcuno sostiene che tutto questo sia da legare alle prossime regionali?
"Voglio sperare di no, anche se forse qualcuno ci ha pensato. Se è andata così, comunque, non ha tenuto conto che sul piano elettorale, vista la dimensione della Piana, non è stata una scelta felice".
Fabrizio Vincenti