
Il Mercatone di via Fra’ Filippo Longo
Magione, 21 marzo 2015 - Continua a soffiare aria di crisi in Umbria, che si trova a fare i conti con l’ennesimo colosso a rischio-chiusura. Le vertenze aperte ormai non si contano più, come l’occupazione persa per strada in questi anni. Non numeri, ma persone, padri e madri di famiglia che si sono ritrovati all’improvviso senza un’entrata. Oggi è il «Mercatone Uno» in bilico. La grave crisi del gruppo ha colpito anche gli addetti del punto vendita di via Fra’ Filippo Longo, che conta quaranta dipendenti. Sono posti di lavoro che il territorio non può permettersi di perdere, in una zona che ha visto ormai abbassare le saracinesce a troppi negozianti. A sottolinearlo è il sindaco Giacomo Chiodini: «La possibile perdita di ulteriori posti rappresenta, per il nostro territorio, la più significativa vertenza occupazionale degli ultimi anni: vogliamo aggiungere azioni concrete per affrontare al meglio una vicenda complessa ma dal finale non ancora scontato».
Mercatone Uno avvia proprio oggi una svendita generale dei prodotti (andrà avanti fino a domenica 26 aprile). Un «fuori tutto» che preannuncia la chiusura di una struttura commerciale «storica» del territorio. Mercatone Business, proprietaria del marchio, che conta 79 punti vendita in tutta Italia con circa 3.500 dipendenti, ha presentato istanza di concordato preventivo «in bianco»: un elemento che denota una situazione di grave sofferenza.
Il sindaco Chiodini ha partecipato a un’assemblea dei lavoratori ed è stato presente a un primo tavolo regionale insieme all’assessore Vincenzo Riommi, e alle sigle sindacali, a partire dalla Fisascat Cils Umbria. «L’obiettivo – spiega Chiodini – è quello di evitare in tutti i modi la chiusura, facendo rientrare l’attività tra quelle oggetto di trattativa di acquisizione: un percorso possibile anche considerando che si tratta dell’unico Mercatone Uno presente in Umbria. In seconda battuta va favorita ogni ipotesi di subentro nello stabile ancora oggi conosciuto con il nome del suo costruttore e proprietario: Veracchi Mobili». E per rilanciare lo stabilimento, l’amministrazione guarda anche alla viabilità: «Lo scenario può essere favorito ed accelerato dalla riqualificazione generale dello svincolo dell’uscita di Magione sul raccordo Perugia-Bettolle – conclude il sindaco –. Su questo ci aspettiamo un impegno fattivo di Regione ed Anas».
Preoccupazione per il futuro dei 40 lavoratori del Mercatone, è stata espressa anche da Francesco Rubeca, segretario comunale Fdi-An, e Marco Menconi (Forza Italia), che presenteranno un’interrogazione in Consiglio: «Non vogliamo farne un caso di polemica politica e speculare sulle spalle dei lavoratori. Però ci sentiamo in dovere di puntualizzare la totale assenza di una politica industriale e commerciale delle precedenti e dell’attuale amministrazione. Quelle di sinistra negli anni non hanno mai provveduto alla realizzazione di aree industriali appetibili fornite delle migliori infrastrutture e con collegamenti viari validi – attaccano – . Le attività commerciali a cascata muoiono. È inutile arrampicarsi sugli specchi ormai è tardi le imprese non hanno i tempi della politica, ma questo forse sfugge al nostro sindaco... ».
Daniele Cervino