"Non si può trasformare una piazza in un imbuto. Così viene svilita la funzione propria della piazza, che è quello di aggregare e allargare i confini". Ed ancora: "Gli elementi di decoro urbano realizzati tra piazza IV Novembre e piazza Danti (paletti e marciapiede) mi sembrano pensati male e realizzati peggio. Esprimo il mio rispettoso dissenso"; "una strettoia che sta già creando grossi disagi, oltre che un discutibile impatto estetico".
L’installazione dei paletti a delimitare la carreggiata in piazza Danti ha riacceso le polemiche sul restyling dello spazio dove è ricompreso anche il nuovo sagrato del Duomo. Premesso che i giudizi non dovrebbero essere mossi dall’orientamento politico (i cantieri non hanno etichette né di destra né di sinistra), sul gruppo Facebook “Perugia: ieri, oggi e domani“ i commenti negativi si rincorrono a vista d’occhio. Intanto c’è chi ha già trovato un nome alla selva dei cosiddetti elementi di decoro urbano: li chiamano "il gioco del flipper". Infine la chiosa di Rino Fruttini: "Ora non la facciamo tanto lunga. La traiettoria di un traffico limitato che emerge, quasi per incanto, da via Calderini, altrimenti detta , via degli Scudellari, o via Pinella, andrà a confluire in un’unica anaconda, che si proietta da piazza Danti, a scatafosso per via Bartolo , fino alla pendici di porta Sole, nella piazza Grimana. Ma che volete di più, per automobilisti di passaggio; o per carovane di motocross, o per auto d’epoca per collaudo di freni in discesa a 45%. Cari amici è questa la orografia (morfologia) o altro che dir si voglia di questo colle del Sole. Almeno, un marciapiede dopo l’altro, finalmente si tornerà al divieto assoluto, non di “balneazione” ma di transito automobilistico".
Silvia Angelici