Metrobus, tra cantieri e critiche: "L’idea di fermare l’opera resta. Sul Pnrr un’abbuffata indigesta"

"Se bloccassi i lavori diventerei un eroe: nessuno vuole questo ’baraccone’" .

Metrobus, tra cantieri e critiche: "L’idea di fermare l’opera resta. Sul Pnrr un’abbuffata indigesta"

La visita della sindaca nella nostra redazione in centro storico

Sindaca, lunedì iniziano i lavori del Metrobus. E’ ancora convinta della scelta di andare avanti?

"Se bloccassi questa opera diventerei un eroe, perché davvero non c’è nessuno che la vuole. E posso dirvi che in parallelo all’inizio delle opere, resta aperta in me l’idea di fermare tutto. Ma come faccio a portare la città davanti alla Corte dei Conti, con 25 milioni di penali (cifra che probabilmente è molto più elevata), con una fase di tagli pesanti da parte del Governo? Vogliamo parlare ad esempio della scelta di realizzare il deposito dei maxi autobus a Vestricciano che appena ieri si è allagato? Su via, questa opera è piena zeppa di errori".

Lei è molto critica in effetti sulle scelte fatte con il Pnrr dalla precedente amministrazione, nonostante siano arrivate molte risorse. Ma perché?

"Sono stati ‘presi’ quei cento milioni del Metrobus senza pensare ai danni che provocherà, senza ragionare su quali davvero siano le opportunità di crescita del territorio. Il Pnrr per noi sta diventando una criticità: basti pensare a tutte le progettazioni che stiamo affidando all’esterno perché non abbiamo professionalità. Sono stati presi soldi in maniera vorace, è stata fatta un’abbuffata indigesta. Sono state scelte solo infrastrutture pesanti e se ne potevano fare altre, di scelte, su opere più piccole e più funzionali. Noi stiamo facendo sì che i sogni non si trasformino in incubi, ma credetemi è difficilissimo. Il Metrobus è un progetto pensato male e progettato peggio. Servono azioni miracolose per realizzarlo. Ci sono decine di progetti in ritardo, perché durante la campagna elettorale è stato tutto abbandonato. Io passo la gran parte del mio tempo a parlare con l’Agenzia di comunicazione, poiché avremo presto una città spezzata in due dai cantieri del Brt e la gente deve essere informata: ci saranno deviazioni, corse di bus tagliate... per carità, un disastro".

L’opposizione su questo e su altro (vedi il caso-Balanzano) non le risparmia critiche però.

"C’è un’arroganza e una presupponenza incredibili, si danno dei primi delle classe da soli. La consigliera Clara Pastorelli (Fdi) nel suo intervento sulla palestra di Balanzano (che sarà realizzata dove adesso c’è il parco del quartiere, ndr) ha detto che ‘vabé, in fondo si tratta di un’area verde che è vicino alla superstrada, cosa vuoi che sia...’ , si permette cioè di giudicare con sguardo arrogante e da bulla la vita delle persone, quando quel luogo – ci siamo stati di sabato – è pieno di bambini. Tutto ciò è davvero desolante".

Anche sulla partecipazione sta ricevendo molte critiche: i suoi oppositori dicono che sarebbe solo un’iniziativa di facciata.

"Anche su questo il livello dell’opposizione è imbarazzante. Come se la partecipazione fosse una riunione di tre quattro persone al bar per discutere del più e del meno. Questo è un tema determinante, di cui a livello europeo – solo per dirne una – si discute, ci si interroga e si dibatte. Il tema emergente di ogni democrazia è proprio la scarsa partecipazione popolare ormai: ricordo, infatti, che va a votare il 50% dei cittadini. I più grandi sociologi stanno studiando su come restituire spazi di democrazia e amministrazione partecipata alle persone. E noi cosa facciamo a Perugia? Ci ridiamo su, come fa l’opposizione che invece dovrebbe studiare. E ribadisco che questa – con il progetto che abbiamo presentato nelle linee di mandato – è la più grande sfida che abbiamo messo in campo, possiamo davvero diventare un laboratorio in Italia, ma di sicuro non si fa in due giorni".