Mezzi agricoli meno inquinanti. Per le aziende ci sono 10 milioni

Entro fine anno, le Regioni pubblicheranno i bandi previsti dal Pnrr per sostituire i veicoli agricoli inquinanti con mezzi a zero emissioni. L'Umbria può contare su 10 milioni di euro per 15mila beneficiari entro il 2026. Federacma chiede tempi di consegna ragionevoli e antifurti di ultima generazione.

Mezzi agricoli meno inquinanti. Per le aziende ci sono 10 milioni

Mezzi agricoli meno inquinanti. Per le aziende ci sono 10 milioni

PERUGIA – Entro fine anno, le Regioni dovranno pubblicare i bandi inerenti il ’Decreto macchinari’ previsto dal Pnrr. L’Umbria può contare su una dotazione pari a circa 10 milioni di euro con cui gli agricoltori umbri potranno sostituire i veicoli agricoli fuoristrada inquinanti con mezzi a zero emissioni e acquistare attrezzatura per l’agricoltura di precisione, con un limite di spesa pari a 70mila euro. Entro il 2026, 15mila beneficiari dovranno ricevere il contributo come indicato dall’Unione europea. Proprio per non mancare l’obiettivo, Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, ha rivolto all’assessore regionale Roberto Morroni e agli uffici regionali competenti una serie di spunti e suggerimenti al fine di migliorare l’efficacia della misura. "Dopo aver avviato le interlocuzioni con l’Unità di Missione PNRR del Ministero dell’Agricoltura, dove sono state accolte numerose nostre richieste – dichiara Andrea Borio, presidente Federacma – chiediamo ora ascolto alle Regioni che gestiranno questa misura. Tra le nostre proposte: l’utilizzazione del modello operativo già sperimentato con i finanziamenti veicolati tramite il Piano di Sviluppo Rurale dove l’agricoltore può massimizzare la liquidità, a fronte di un prestito bancario, vedendosi sottrarre momentaneamente appena il 20% delle proprie risorse come acconto per prenotare i macchinari. Riteniamo opportuno, inoltre, prevedere tempi di consegna ragionevoli, stante lo scenario internazionale che complica il lavoro delle case produttrici, l’installazione di antifurti di ultima generazione, con rilevamento Gps e collegamento all’Interpol".