LUCA FIORUCCI
Cronaca

Mille reperti analizzati. La droga al microscopio

L’imponente lavoro del Lass, il Laboratorio analisi sostanze stupefacenti dei carabinieri. Uno degli aspetti della lotta alle attività di spaccio .

Uno dei. tecnici del laboratorio al lavoro

Uno dei. tecnici del laboratorio al lavoro

A caccia di nuove droghe e di pericolose sostanze da taglio. Ma non solo. Percentuali, quantità, mix nuovi o già conosciuti. Qualità e pericolosità dello stupefacente che può trovarsi sulla piazza e che le operazioni delle forze dell’ordine hanno permesso di sequestrare. La lotta alla droga passa anche dal Laboratorio analisi sostanze stupefacenti dei carabinieri, che a Perugia ha sede nel comando provinciale. Il Lass è alle dipendenze del Nucleo investigativo, che per l’Arma rappresenta il servizio provinciale di polizia giudiziaria, ed è operativo dal 1996 ed è inquadrato nella terza sezione investigazioni scientifiche. Nel 2024, sono stati campionati e analizzati più di 1000 reperti depositati dalle diverse forze di polizia operanti in Umbria, per oltre 400 chili di droga. Il personale del Lass, che opera in stretto raccordo con il Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma, con cui si perfeziona costantemente, svolge, come detto, attività di laboratorio che si estrinsecano in analisi di tipo qualitativo e quantitativo: le prime finalizzate al rintraccio o individuazione di tutte le sostanze indicate come stupefacenti, le seconde finalizzate alla loro quantificazione. Nell’analisi della qualità, oltre ai princìpi attivi, i militari specializzati ricercano eventuali adulteranti o sofisticanti, quindi le sostanze da taglio, andando a stabilire il grado di purezza dello stupefacente. Dalla conseguente analisi della quantità, invece, è possibile stabilire sia il dosaggio di principio attivo stupefacente nella droga, ossia quanto la stessa incide sull’organismo umano, sia di stabilire le dosi destinate allo spaccio al dettaglio. Dal Laboratorio, quindi, transitano le principali tipologie di stupefacenti, in particolare cocaina, i ricavati della cannabis, come marijuana e hashish, eroina e i derivati delle anfetamine. L’attivazione avviene dai reparti operanti o su delega dell’autorità giudiziaria. Al termine di queste operazioni, viene stilata una relazione tecnica da utilizzare nell’ambito di procedimenti penali o amministrativi. Ulteriore aspetto di rilievo dell’attività di analisi è quello dell’individuazione di eventuali nuove sostanze psicoattive, in sigla Nps, le quali vengono immediatamente segnalate al Sistema nazionale di allerta precoce.