C’è un altro rischio tra i giovanissimi che l’attività svolta dalla Procura generale e dalla Procura per i minorenni ha portato alla luce, quello della radicalizzazione verso posizioni estremiste e terroristiche. La Procura generale di Perugia, d’intesa con la Procura distrettuale ordinaria e quella per i minorenni, anche per questo ha promosso un "Protocollo d’intesa in favore di soggetti minorenni inseriti in contesti criminali riconducibili ad organizzazioni terroristiche di matrice jihadista, suprematista, neonazista ed accelerazionista". L’accordo trova il proprio fondamento nella necessità di rafforzare la collaborazione tra le istituzioni giudiziarie, al fine di garantire una risposta efficace e coordinata in ordine ai fenomeni di radicalizzazione e coinvolgimento di minori in attività legate ad organizzazioni terroristiche. In questol senso, sottolinea il procuratore generale Sergio Sottani, "è imprescindibile che gli interventi operino in un’ottica di tutela dei minori, proteggendoli dai processi di proselitismo criminale, spesso veicolati attraverso i social media e le piattaforme online, ed offrire loro percorsi di recupero e deradicalizzazione". Il protocollo prevede una stretta cooperazione nelle attività investigative e l’attivazione di misure di prevenzione tempestive, con particolare attenzione, pertanto, all’aspetto educativo ed alla salvaguardia del benessere del minore. Saranno promossi interventi mirati di supporto psicologico e sociale, in collaborazione con i servizi della giustizia minorile, i servizi territoriali e le istituzioni scolastiche, favorendo anche il coinvolgimento delle famiglie.nnale, con possibilità di rinnovo, prevede anche attività di formazione congiunta per magistrati, forze di polizia e operatori sociali.
CronacaMinori e rischio terrorismo: progetto per difenderli