MICHELE NUCCI
Cronaca

Minori, le nuove regole. Più sostegni economici alle famiglie affidatarie

Via libera al regolamento comunale che modifica la misura dopo vent’anni. Contributo in aumento da 400 a 500 euro al mese con ulteriori incrementi.

Il Comune di Perugia ha approvato le nuove regole per la gestione dell’affido dei minori

Il Comune di Perugia ha approvato le nuove regole per la gestione dell’affido dei minori

Dopo vent’anni dall’ultimo aggiornamento, il Comune di Perugia ha approvato un nuovo regolamento per l’affido familiare, con l’obiettivo di potenziare il servizio e renderlo più aderente al contesto sociale e normativo attuale. La prima commissione consiliare Affari istituzionali ieri mattina ha espresso parere favorevole alla proposta, che ora passerà al Consiglio comunale per l’approvazione definitiva. Il nuovo regolamento è frutto di un confronto con gli altri Comuni della Zona sociale n. 2 (Perugia, Corciano e Torgiano).

L’assessora alle politiche sociali, Costanza Spera, ha evidenziato "la necessità di aggiornare uno strumento che può rappresentare un’alternativa fondamentale all’inserimento dei minori in comunità educative, nei casi in cui le famiglie d’origine non possano garantire cure adeguate". Tra gli elementi più rilevanti introdotti dal nuovo regolamento figurano l’aumento del contributo economico mensile agli affidatari, che passa da 400 a 500 euro, con ulteriori incrementi del 30% in presenza di minori con disabilità grave. Sostegni economici straordinari per spese non coperte dal sistema sanitario o scolastico (es. attività extrascolastiche, sanitarie, ricreative). Copertura assicurativa garantita dal Comune sia per eventuali danni a terzi sia per infortuni subiti dai minori affidati.

Il regolamento chiarisce anche i diritti e doveri dei minori, delle famiglie affidatarie e di quelle d’origine, disciplinando l’intera filiera dell’affido. Ampio spazio è dedicato alle diverse tipologie di affido (consensuale, giudiziario, a rischio giuridico) e modalità organizzative (diurno, parziale, a tempo pieno). Sono inoltre previste forme di affido per care leavers (giovani appena maggiorenni), per minori stranieri non accompagnati e per nuclei omoculturali.

"Il Comune – ha spiegato la dirigente dell’Area Servizi alla persona, Roberta Migliarini – svolgerà un ruolo centrale nella formazione, valutazione e supporto delle famiglie affidatarie, oltre che nel coordinamento con i servizi territoriali. "L’affido – ha affermato l’assessora Spera – è uno strumento di sussidiarietà reale, che funziona sia in prevenzione che in riparazione di traumi vissuti dai minori. Per questo intendiamo potenziare la conoscenza dell’istituto con una campagna di comunicazione dedicata". L’iniziativa è stata accolta con favore da gran parte dei consiglieri e votata a maggioranza.