La Cisl non parteciperà alla manifestazione di sabato per il ripristino dei servizi sanitari all’ospedale San Matteo degli Infermi, indetta dalle associazioni cittadine. Il segretario dell’area Foligno-Spoleto, Bruno Mancinelli: "Sollecitiamo la Regione a mettere in atto il progetto del Terzo polo ospedaliero Foligno-Spoleto-Valnerina". La Cisl non è stata ufficialmente invitata alla manifestazione di protesta e quella di non aderire, secondo il segretario Mancinelli, è comunque una decisione sofferta, ma decisa con tutte le componenti del sindacato.
"Non vogliamo essere strumentalizzati dalle associazioni - afferma Mancinelli -, abbiamo chiesto un appuntamento urgente alla Regione per capire a che punto è il progetto del Terzo polo ospedaliero. Solo questa soluzione in base al dm permette al terzo polo di mantenere il servizio di emergenza-urgenza. Questo progetto permette di mantenere entrambi i presidi ospedalieri e di evitare un possibile depotenziamento". Il progetto Terzo polo ospedaliero è chiaro: in sintesi a Spoleto i servizi programmati, mentre a Foligno l’emergenza-urgenza. "A questo punto però – continua Mancinelli – attendiamo da un anno e mezzo la convocazione in seconda commissione regionale anche per discutere del piano sanitario regionale. Quando sarà attuato il progetto Terzo polo? Ci sono correttivi da fare? attendiamo risposte dalla Regione e in caso contrario siamo comunque pronti anche noi a manifestare".
Su un punto però la Cisl è d’accordo con il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti: potenziare l’ospedale sfruttando le opportunità delle leggi inerenti i territori colpiti dal sisma, ovvero potenziare l’ospedale di Spoleto per garantire i servizi anche agli abitanti della Valnerina. "Il riprestino del punto nascita a Spoleto – precisa Mancinelli – non garantirebbe gli standard di sicurezza né alle neo mamme né ai neonati. Siamo comunque d’accordo sul mantenimento del reparto di pediatria". Altro punto dolente su cui la sigla sindacale è pronta a battersi su tutti i fronti, anche con il supporto della Fnp Cisl Foligno – Spoleto, rappresentato ieri dal segretario Sante Fraccalvieri, è quello delle liste d’attesa. A tal proposito l’invito è rivolto anche ai sindaci perché la legge prevede che se la Usl non può garantire le visite specialistiche entro i tempi indicati dal medico di famiglia, deve comunque assicurare il servizio intramoenia alle stesse tariffe pubbliche.
Daniele Minni