REDAZIONE UMBRIA

Monsignor Marconi guida la Chiesa marchigiana

Un tifernate eletto alla presidenza della Conferenza episcopale regionale. E oggi il neo-vescovo Paolucci Bedini va a Canoscio per incontrare i sacerdoti

Originario di Città di Castello dov’è nato 64 anni fa, molto amato nella comunità dell’Altotevere, per tanti anni sacerdote a San Giustino, biblista, insegnante, da ieri monsignor Nazzareno Marconi attuale vescovo di Macerata è il nuovo presidente della Conferenza episcopale marchigiana. La Conferenza si è riunita a Loreto in seduta ordinaria: dopo aver dato il benvenuto al nuovo arcivescovo di Pesaro Sandro Salvucci, ha preso atto delle dimissioni da presidente della Cem di monsignor Piero Coccia, che ha ringraziato per il servizio svolto. È stato quindi eletto il nuovo presidente nella persona del vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia Nazzareno Marconi. Al neoeletto i confratelli hanno rivolto l’augurio di buon lavoro assicurando la loro intensa collaborazione.

Tanti i messaggi anche dall’Altotevere dove monsignor Nazzareno Marconi torna spesso e dove vivono alcuni suoi familiari. Nel 1983 venne ordinato presbitero per la diocesi di Città di Castello dal vescovo Carlo Urru, poi è stato fino al 2004 viceparroco di San Giustino, direttore dell’ufficio catechistico diocesano e consulente della Rai per produzioni televisive di divulgazione della cultura biblica, ha poi all’istituto teologico di Assisi. Nel 2002 è nominato rettore del Pontifico Seminario Umbro e nel 2013 diventa parroco di san Donato a Trestina, ma l’anno dopo Papa Francesco lo nomina vescovo della diocesi di Macerata. Il 13 luglio successivo riceve l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Città di Castello dal cardinale Bassetti.

Intanto oggi proprio nella diocesi tifernate per la prima volta il neo vescovo Luciano Paolucci Bedini incontrerà i sacerdoti che operano nel territorio dell’Altotevere. Lo farà nel corso di un ritiro spirituale a Canoscio insieme all’amministratore apostolico monsignor Domenico Cancian: il summit è previsto per domani mattina, e proseguirà fino al pomeriggio. E’ la prima uscita del vescovo Bedini da quando è stato nominato dal Papa vescovo oltre che di Gubbio della diocesi di Città di Castello dopo il fine mandato di monsignor Cancian col raggiungimento del suo 75mo anno d’età. L’annuncio sabato in contemporanea nelle due diocesi alle ore 12. Un ricorso storico: già nel periodo post conciliare, nel 1972 per nove anni, Città di Castello e Gubbio furono unite con il vescovo Cesare Pagani. Il sindaco in questi giorni ha avuto un colloquio con il nuovo vescovo invitandolo a un incontro con i rappresentanti delle istituzioni comunali. Recependo la proposta emersa in consiglio comunale Luca Secondi ha preso anche l’impegno di invitare nella residenza municipale l’ex vescovo Cancian per il commiato con i rappresentanti dei cittadini.

Cristina Crisci