Morìa dei pesci al lago. Caldo e abbassamento del livello dell’acqua

Castiglione, i Comuni corrono ai ripari e chiedono l’intervento di Unione e ditte concessionarie della manutenzione per mitigare gli effetti collaterali.

Morìa dei pesci al lago. Caldo e abbassamento  del livello dell’acqua

Morìa dei pesci al lago. Caldo e abbassamento del livello dell’acqua

Il caldo e l’abbassamento del livello dell’acqua del Trasimeno stanno causando come in ogni stagione estiva la moria dei pesci di fondale, in particolare della specie carassio. I Comuni corrono ai ripari chiedendo l’intervento dell’Unione dei Comuni e delle ditte concessionarie della manutenzione per mitigare almeno gli effetti collaterali della presenza dei pesci morti lungo le sponde. Ordinanze sono state emesse negli ultimi giorni dai sindaci di Castiglione del Lago e Magione.

Il primo scrive che "recenti rilevazioni hanno evidenziato la presenza di numerose carcasse di carassio (Carassius carassius) lungo le rive del lago riconducibile sia alla carenza d’acqua che alla conseguente carenza di ossigeno nell’acqua del Lago Trasimeno" e che "la situazione richiede interventi urgenti a tutela del benessere e della salute pubblica umana e animale poiché la presenza di carcasse di carassio può costituire un rischio sanitario per la popolazione e rappresentare un deterrente per i turisti, con potenziali ricadute negative sull’economia locale ed è quindi necessario intervenire tempestivamente per garantire il ripristino delle condizioni igieniche e ambientali lungo le rive del Lago Trasimeno". A Magione un sopralluogo di verifica conferma la presenza di "materiale che ostacola il normale flusso dell’acqua all’interno della darsena, creando un’area di ristagno all’interno della quale sono presenti numerose carcasse di pesci ed altri, ancora vivi, rimasti intrappolati nei pochi centimetri di acqua disponibile e che il materiale presente nel suo insieme risulta quindi costituito da limo e detriti di natura organica tra cui, come indicato, numerosi pesci in decomposizione il cui accumulo, riconducibile sia alla carenza d’acqua che alla conseguente carenza di ossigeno nell’acqua del Lago Trasimeno" e chiede "bonifica del sito segnalato, provvedendo al contempo allo smaltimento del materiale di risulta".

Un fenomeno purtroppo non nuovo a queste latitudini, tanto che proprio in questi giorni è stato ripubblicato dagli archivi televisivi un documentario del 1957 realizzato dal giornalista e regista Ugo Gregoretti dal titolo "il lago malato" in cui, con toni drammatici e una narrazione tipica dell’epoca, viene descritto il periodo della siccità con commenti dei cittadini dell’epoca non tanto diversi da quelli che si registrano oggi sui social network.

Il documentario, per chi fosse interessato è visibile su YouTube digitando il titolo e il nome dell’autore.