
Regione, Unione dei Comuni, Afor e Protezione civile in campo: via all’apertura dei Coc per avviare al più presto la rimozione dei pesci morti
Perugia, 17 aprile 2025 – Una task force di enti pubblici per intervenire tempestivamente sulla morìa di pesci che in questi giorni sta colpendo alcune località del Lago Trasimeno: su impulso dell’assessore regionale con delega ai Laghi, Simona Meloni, in collaborazione con l’assessore regionale all’Ambiente, Thomas De Luca e con Arpa, gli uffici regionali si sono attivati insieme con l’Unione dei Comuni del Trasimeno e il presidente Sandro Pasquali, l’Afor e la Protezione civile per la raccolta delle carcasse dei pesci. Avviati gli atti amministrativi necessari, i Comuni stanno ora procedendo all’apertura dei Coc della Prociv per avviare la rimozione dei pesci morti anche in vista della Pasqua.
“Sono eventi già accaduti in passato e che ci troveremo a dover gestire anche in futuro. Per questo il lavoro in sinergia di queste ore è la risposta più rapida che ci consentirà di risolvere in breve tempo la problematica ripristinando così il decoro urbano e naturale del Trasimeno anche in vista della Pasqua – ha spiegato l’assessore Simona Meloni insieme all’assessore De Luca e al presidente Pasquali –. Vogliamo ringraziare tutti gli enti coinvolti e in particolare i volontari della Protezione civile il cui supporto e intervento è sempre prezioso e anche tutti i cittadini e pescatori che in questi giorni si sono impegnati attivamente per contenere la problematica". Come ha spiegato a La Nazione l’Istituto Zooprofilattico - in una analoga circostanza - i pesci muoiono per via di una infezione dovuta ad un batterio che si chiama “Aeromonas hydrophila“.
Nessuna misteriosa morìa, nessun pericolo per le persone, come già il direttore dell’Istituto aveva tranquillizzato la popolazione spiegando appunto che questo tipo di malattia riguarda solo la specie dei cipridi ed è tendenzialmente condizionata e favorita dalle alte temperature dell’acqua in questo periodo. Ogni anno quando si verifica questo fenomeno campioni di carassi morti vengono analizzati nel centro specializzato in acquacoltura e ittiopatologia. Le analisi escludono l’origine virale e spiegano che i carassi stanno morendo perché il batterio killer è favorito dall’eutrofizzazione. In sostanza, per il caldo, si verifica un aumento notevole delle alghe che iniziano a crescere in modo incontrollato e si crea così un ambiente anossico (privo di ossigeno) sul fondo del lago, con la crescita di organismi capaci di vivere in assenza di ossigeno (anaerobi come il batterio in questione) e che aggrediscono specificamente questo tipo di pesce.