REDAZIONE UMBRIA

Morte di Diego e Lucia, indagini per ricostruire l’incidente. I cellulari e le automobili finiscono sotto sequestro

S’indaga anche sulla possibilità che il decesso della neurologa sia sopraggiunto per le esalazioni di gas. Attesa per le autopsie

S’indaga anche sulla possibilità che il decesso della neurologa sia sopraggiunto per le esalazioni di gas. Attesa per le autopsie

S’indaga anche sulla possibilità che il decesso della neurologa sia sopraggiunto per le esalazioni di gas. Attesa per le autopsie

Inquirenti al lavoro per ricostruire l’incidente che è costato la vita a Lucia Manfredi, neurologa all’ospedale Torrette di Ancora, e a suo marito, Diego Duca, autista soccorritore del 118 a Perugia. Lo scenario sarebbe stato più o meno questo. Ancona, via Esino, mattina presto. Strada molto scivolosa per l’abbassamento notturno delle temperature. Condizioni poco opportune per viaggiare a velocità sostenute lungo qualsiasi strada. Figurarsi in via Esino, considerata a rischio per la sua forte pendenza e per un asfalto poco drenante.

La Bmw X3 condotta da un uomo di 61 anni, scende verso Torrette. Qui il primo punto chiave: la velocità. Su questo si concentrano gli accertamenti della polizia locale. Impossibile al momento stabilire a quanto andasse il suv, ma a quanto pare non piano. La Bmw slitta per colpa del fondo viscido, il conducente tenta una manovra per non impattare, ma non ci riesce. Urta la Panda su cui viaggiano Lucia e Diego. L’utilitaria schizza contro una cabina del gas nelle vicinanze. La Panda diventa un missile incontrollato.

Qui il secondo punto: Lucia e Diego sono morti per i traumi dello schianto? I due corpi vengono trovati sull’asfalto, fuori dalla macchina, a poca distanza l’uno dall’altro. La donna non avrebbe segni evidenti di trauma da incidente. Il marito sì. Che significa? Diego potrebbe essere stato sbalzato dall’auto e morto per il colpo. Lucia potrebbe essere scesa per verificare le condizioni del marito ed essere morta per le esalazioni del gas.

Qui il terzo punto: la fuoriuscita del gas metano dalla centralina è stata così massiccia da poter uccidere all’istante? Tutte le risposte agli interrogativi vengono demandate alla perizia dei vigili del fuoco, alle indagini della polizia locale e alle autopsie sui corpi. "Abbiamo fatto due ipotesi – ha dichiarato ieri il comandante della polizia locale, Marco Caglioti –. Abbiamo sequestrato cellulari e auto qualora vi fossero elementi importanti per la dinamica del sinistro". Ma è evidente che l’indagine coordinata dal pm Paolo Gubinelli sia complicata e necessiti di tempi adeguati.

Intanto la famiglia ha fatto sapere che chi vorrà essere solidale con il figlio della coppia di dieci anni avrà a disposizione un Iban. Taffo, la nota agenzia funebre, dopo le polemiche, ha chiuso la raccolta fondi avviata su una piattaforma online.