Perugia, 3 marzo 2023 – Chiedono di essere risarciti, 500mila euro per ognuno di loro, i familiari di Samuele De Paoli, il giovane di Bastia Umbra, morto il 27 aprile 2021 a Sant’Andrea Delle Fratte, alla periferia di Perugia, nel corso di una lite con Hudson Pinero Reis Duarte, transessuale 45enne. All’indagata viene contestato il reato di omicidio preterintenzionale. Inizialmente la Procura della Repubblica di Perugia aveva chiesto di archiviare l’ipotesi di omicidio e di procedere per omissione di soccorso. La Procura generale aveva avocato a sé l’indagine, di fatto sospendendo la decisione del gip sull’archiviazione, e, dopo ulteriori accertamenti investigativi, ha chiuso le indagini ritenendo l’indagata responsabile di omicidio preterintenzionale. Il 15 marzo si apre il processo davanti al gup Piercarlo Frabotta.
Nell’atto di costituzione di parte civile, presentato dall’avvocato Marilena Mecchi, per conto dei genitori e del fratello del 21enne morto, si rileva che il decesso attribuito a Duarte, assistita dall’avvocato Francesco Gatti, sarebbe avvenuto "mediante afferramento violento del collo della vittima, con un’azione compressiva esercitata nella regione corrispondente alla biforcazione carotidea destra. Tale compressione ha provocato l’arresto cardiaco riflesso secondario a compressione del paraganglio carotideo destro, associata ad emorragia perigangliare e circoscritta infiltrazione emorragica dello stesso". "Dalla condotta criminosa dell’imputato sopra descritta, ne è conseguita una tragica e grave perdita di un figlio e di un fratello, laddove un lutto di così ampia portata ha sconvolto le dinamiche familiari ed arrecato un intenso dolore che ha modificato in senso peggiorativo la qualità di vita della famiglia De Paoli" sottolinea ancora l’avvocato della famiglia. La richiesta avanzata, come detto, è di 500mila euro a familiare con una provvisionale di 300mila per ciascuno di loro. Queste le richieste dei familiari che saranno poi discusse in contraddittorio nel corso dell’udienza davanti al gup, a cui spetterà, comunque, esprimersi sulla loro ammissibilità.