
Un mezzo del 118 (Foto archivio)
Città della Pieve, 29 novembre 2018 - Una dose mortale, presumibilmente di eroina. O un mix letale di sostanze illecite che solo le analisi tossicologiche potranno determinare. Così la droga torna ad uccidere, e non nei quartieri malfamati di ma tra le poche case di un borgo, quello di Ponticelli, a pochi chilometri da Città della Pieve. Qui, dove la comunità è coesa e ci si conosce tutti, A.P. è stato trovato morto ad appena 31 anni.
Una vita spezzata e due esistenze, quelle del padre e della madre, a dover convivere con lo choc e il dolore che un genitore non vorrebbe nemmeno immaginare: una mattina qualunque ritrovare il figlio morto nella sua stanza, con la siringa ancora vicino al corpo. Sono stati loro a dare l’allarme, disperati. L’ambulanza è arrivata sul posto rapidamente, ma al medico del 118 non è rimasto altro da fare che constatare il decesso e avvisare i carabinieri della Compagnia di Città della Pieve. Pochi dubbi per i militari che conducono le indagini: gli indizi inequivocabili portano verso la morte per overdose. Un eccesso nella quantità di droga, oppure la sostanza troppo pura, tale da uccidere il giovane che alle forze dell’ordine era noto come assuntore.
La dinamica del tragico evento adesso verrà stabilita con l’autopsia e i successivi esami tossicologici che il magistrato titolare delle indagini ha già disposto e che verranno eseguiti nelle prossime ore. Per l’esito degli esami ci sarà da attendere alcune settimane, ma intanto si cerca di ricostruire le ultime ore del ragazzo e il percorso a ritroso che conduce verso lo spacciatore che ha venduto la dose.
Da qui al confine tra Umbria e Toscana la piazza più «sicura» e «veloce» per rifornirsi è ancora quella di Perugia. E la pista condurrebbe proprio verso il capoluogo per l’acquisto della dose letale. Pochi mesi fa del resto un altro giovane, 18 anni appena, era morto per aver assunto eroina letale. Era il 7 luglio quando il ragazzo venne trovato senza vita nella sua casa di Chiusi una decina di giorno dopo. Gli agenti della squadra mobile di Perugia arrestarono un pusher tunisino già indagato anche come responsabile del decesso di altre tre persone, sempre per overdose. Ancora una volta anche dagli angoli più distanti della provincia, il capoluogo umbro si conferma punto di riferimento per la droga.
Sara Minciaroni