LUCA FIORUCCI
Cronaca

Schiacciato dal macchinario, Gabriele muore a 32 anni. Forse un guasto la causa della tragedia

Raimondo era originario di Salerno. La tragedia all’Europoligrafico di Perugia. Accertamenti di polizia e vigili del fuoco. Sopralluogo degli addetti dell’Asl. Disposta l’autopsia

Perugia, 22 gennaio 2025 – È morto schiacciato dal macchinario che stava controllando. Morto sul colpo a 32 anni, sul lavoro. La prima vittima del 2025 in Umbria, in una regione dove l’incidenza dei decessi rispetto alla popolazione è tra le più alte d’Italia, dove nel 2024 le vittime sono state 17. Gabriele Raimondo, originario di Salerno, stava lavorando all’Europoligrafico di Sant’Andrea delle Fratte, dipendente di una ditta esterna, stava effettuando un intervento di manutenzione. Qualcosa non è andato come doveva, si è trovato dove non doveva essere.

L'incidente all'Europoligrafico (Fotoservizio Crocchioni)
L'incidente all'Europoligrafico (Fotoservizio Crocchioni)

Per un errore, accidentalmente, per il malfunzionamento di un meccanismo che avrebbe dovuto impedire l’incidente. Aspetti che chiariranno le indagini della polizia sulla scorta dei rilievi condotti sul luogo e dalle verifiche dell’Asl. Quello che rimane drammaticamente incontrovertibile è la morte di un giovane lavoratore, a cui il macchinario non ha dato scampo. Inutili gli interventi di vigili del fuoco e personale del 118, i soccorritori hanno solo potuto constatare che Gabriele era morto. Dopo la prima ricognizione, il medico legale Sergio Scalise presumibilmente effettuerà l’autopsia sul corpo del giovane per fare chiarezza sul decesso e contribuire così a ricostruire l’accaduto.

«Desidero esprimere le mie condoglianze alla famiglia e agli amici della vittima. La sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità condivisa da tutti noi. Questo episodio mette in luce una questione che non possiamo ignorare: l’Umbria continua a far registrare un tasso di infortuni mortali superiore alla media nazionale e attualmente siamo tra le prime regioni in Italia per incidenza di tali eventi. Questo dato è allarmante e richiede una riflessione profonda da parte di tutte le parti coinvolte»: così ha commentato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. Nell’esprimere le condoglianze personali e dell’amministrazione, la sindaca Vittoria Ferdinandi ha rimarcato che «la sicurezza sul lavoro è una priorità fondamentale, e ogni perdita umana in queste circostanze rappresenta una ferita profonda per tutti noi».

«Rinnoviamo il nostro impegno affinché quanto prima possa essere costituita una commissione di vigilanza sugli appalti, un organismo di controllo che operi per garantire un lavoro più sicuro per tutte e tutti» ha rimarcato, sottolineando che «è inaccettabile che un giovane, con tutta la vita davanti, venga strappato ai propri affetti in un contesto di lavoro». Mentre sul fronte sindacale, la Uil, con il segretario regionale Maurizio Molinari che incalza sul tema del confronto sul tema sicurezza: «Non c’è tempo da perdere perché l’Umbria è tra le regioni peggiori su questo fronte e il lavoro è un diritto, per esercitare il quale ciascun cittadino non può perdere la vita».