Mozione contro il Ddl Zan, l’Omphalos: "Così si torna al medioevo"

Il consiglio manifesta il dissenso all’approvazione della legge ed è polemica

No al DDL Zan, sull’omotransfobia. Il consiglio comunale di Foligno ha approvato una mozione che impegna la giunta a manifestare, presso il Parlamento, il dissenso relativamente all’approvazione della legge. Una presa di posizione che ha innescato la reazione di Omphalos. L’atto approvato giovedì è stato proposto dal gruppo della Lega e sottoscritto anche da Forza Italia, Fratelli d’Italia e lista "Più in alto" ed è stato approvato a maggioranza. David Fantauzzi (M5S) non ha lasciato l’aula ma ha votato contro. Il centrosinistra invece è uscito dall’aula tra le polemiche, non accettando la procedura d’urgenza con cui il provvedimento è stato presentato. Per la mozione, la proposta di legge è "suscettibile di violare la libertà di pensiero, di parola, di opinione e di stampa, di educazione, di insegnamento e la libertà religiosa". Duro anche il sindaco Stefano Zuccarini che ha definito la legge "criminale e irresponsabile. La sinistra ha confuso le battaglie sui reati di opinione con la sostanza delle cose". "Riteniamo grave l’approvazione della mozione – commenta Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos LGBTI –il Comune insieme ai partiti di maggioranza di destra illiberale e populista sta conducendo una battaglia ideologica, indegna di un paese occidentale fondato sui valori del rispetto e della resistenza al fascismo, al fine di riportare Foligno nel medioevo". "Foligno è una città aperta – dice Francesco Pietro De Angelis, coordinatore sezione folignate di Omphalos – non tollereremo in silenzio i tentativi dell’amministrazione di avvelenare il discorso pubblico".