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Salma trasportata all’ospedale. di Perugia; in basso. la vittima, Renzo Casagrande
Un’altra drammatica morte sul lavoro. Un altro incidente lungo le strade dell’Umbria: è il settimo mortale dall’inizio dell’anno. Attonita e sconvolta, la comunità eugubina ha accolto la notizia della morte di Renzo Casagrande, 45enne di Gubbio scomparso tragicamente nel pomeriggio di domenica 16 febbraio mentre stava tornando da un intervento con uno dei suoi mezzi spazzaneve a Sigillo.
L’uomo, titolare della ditta Green Service che opera nel campo delle manutenzioni e giardinaggio, seguendo le indicazioni dettate dal "Piano Neve" tra Comune e Provincia, si era recato sulla strada di Val di Ranco nella zona del Monte Cucco per liberare la direttrice stradale dalla neve che era caduta nel giorno. Per cause in corso di accertamento, il mezzo spazzaneve di cui il 45enne era conducente si è ribaltato, precipitando in una scarpata per alcune decine di metri.
A chiamare i soccorsi sarebbe stato un uomo di Fabriano che si è accorto del guardrail divelto, ma sono stati inutili gli interventi di 118, Carabinieri, tecnici della Provincia e Vigili del Fuoco di Gaifana. La salma è stata trasportata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove nelle prossime ore sarà svolto l’esame autoptico per accertare le cause del decesso, che farà anche inevitabilmente slittare i funerali dell’uomo.
Renzo Casagrande, ex dipendente comunale, lascia la moglie e due figli. Era molto conosciuto a Gubbio anche per le numerose attività di volontariato, tra le quali spiccano quelle insieme all’Associazione Carabinieri sia con la Famiglia dei Santantoniari: era infatti ceraiolo noto della manicchia di Torre Calzolari.
Tante le testimonianze di dolore comparse sui social network, tra cui proprio quella della Famiglia ceraiola: "Non abbiamo parole per descrivere la tristezza, il vuoto ed il dolore nei nostri cuori. Non ci sono addii per noi, ovunque tu sia, sarai per sempre nei nostri cuori. Sentite condoglianze, con profondo affetto e vicinanza, a familiari e parenti tutti".
Un ex collega della vittima scrive invece "Ciao Renzino, è stato un piacere lavorare con te, grande persona", mentre altri ancora riflettono sulla tematica della sicurezza sul lavoro, con ancora il dolore per il pensiero all’esplosione della Green Genetics del 2021: "È morto un ragazzo lavorando. Il lavoro uccide tutti chi lavora nell’industria, chi lavora con il comune. Condoglianze alla famiglia. Di lavoro si vive non si muore".