Perugia, 25 gennaio 2021 - Sarà l’autopsia a chiarire le cause della drammatica morte di Ioana Lingurar, la mamma 28enne di origine rumena, morta nella notte tra venerdì e sabato nel Reparto di Rianimazione del Santa Maria della Misericordia di Perugia dove era arrivata in urgenza nel pomeriggio in seguito a un arresto cardiaco mentre stava per essere sottoposta a un intervento chirurgico di routine all’anca nella Casa di Cura ‘Villa Fiorita’. Il pm Gennaro Iannarone nominerà – forse già oggi – un consulente medico legale, probabilmente da fuori regione, per accertare le cause e le eventuali responsabilità nel decesso, nell’ambito di un fascicolo già avviato per omicidio colposo.
Sembra infatti che Ioana, madre di due bambini in tenerà età e residente a Colle San Paolo (Tavernelle) insieme al compagno italiano, non era stata ancora operata quando è andata in arresto cardiaco la prima volta. Tra le ipotesi anche gli effetti della anestesia alla quale era stata sottoposta ma ancora è troppo presto per escludere possibili patologie sanitarie pregresse e mai accertate della giovane donna che potrebbero aver causato l’improvviso decesso.
Dopo il trasferimento all’ospedale regionale e il ricovero in Terapia intensiva i medici avevano tentato di tutto ma, nella notte, il suo cuore non ce l’aveva fatta. Sabato la famiglia – assistita dall’avvocato Alessandro Vesi – ha depositato un esposto denuncia al posto fisso di polizia del Santa Maria della Misericordia chiedendo di fare chiarezza sull’accaduto. La procura ha subito disposto il sequestro della salma per eseguire l’autopsia, le cartelle cliniche della donna, sia al Santa Maria della Misericordia che a Villa Fiorita (dove era stata ricoverata in vista dell’operazione) e l’identificazione immediata dei sanitari che si sono occupati dell’intervento chirurgico.
Erika Pontini