LUCA FIORUCCI
Cronaca

Muore schiacciato dal macchinario. La fine di un tecnico di 32 anni

La vittima era impegnata in un intervento di manutenzione per conto di una ditta esterna. Umbria in zona rossa per l’incidenza di infortuni letali: terza regione dopo Basilicata e Valle d’Aosta.

di Luca FiorucciPERUGIALavorava per una ditta esterna di manutenzione, aveva 32 anni. Gabriele Raimondo era originario di Salerno. È morto nel pomeriggio di ieri all’Europoligrafico di Perugia, storica azienda cartotecnica. Il giovane addetto, secondo quanto è stato possibile ricostruire, sarebbe stato impegnato in un intervento al macchinario che poi lo avrebbe schiacciato, uccidendolo sul colpo. L’operaio 32enne si sarebbe trovato al momento sbagliato nel posto sbagliato. Una delle possibili prime ipotesi è che sia finito accidentalmente dove non avrebbe dovuto essere, ma le indagini utili a ricostruire la dinamica dell’incidente appaiono piuttosto complesse e articolate. Come saranno necessari approfondimenti per valutare se si possa essere trattato di un errore umano, se tutte le precauzioni e i dispositivi di sicurezza siano stati adottati.

La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo nel quale confluiranno gli elementi raccolti dalla questura di Perugia e dai vigili del fuoco, oltre agli accertamenti da parte dei tecnici della Usl. La presumibile autopsia, che dovrebbe venire affidata al medico legale Sergio Scalise, che si è occupato della prima ricognizione del cadavere, potrà fornire qualche dettaglio in più per la ricostruzione dell’accaduto. Come detto, il giovane addetto è morto praticamente sul colpo, inutile l’intervento del personale medico del 118, dal vicino ospedale Santa Maria della Misericordia. Per Gabriele Raimondo era già troppo tardi.

Il 32enne è la prima vittima sul lavoro in Umbria nel 2025 che fa seguito alla lunga scia di sangue che ha caratterizzato il 2024, quando nella regione sono state 17 le vittime, con una incidenza, rispetto alla popolazione, di 47 vittime ogni centomila abitanti: terza regione in Italia dopo Basilicata e Valle d’Aosta.

"Desidero esprimere le mie condoglianze alla famiglia e agli amici della vittima. La sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità condivisa da tutti noi. Questo episodio mette in luce una questione che non possiamo ignorare: l’Umbria continua a far registrare un tasso di infortuni mortali superiore alla media nazionale, siamo tra le prime regioni in Italia per incidenza di tali eventi. Un dato allarmante che richiede una riflessione profonda da parte di tutti". Così ha commentato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti.

Sul fronte sindacale, la Uil, con il segretario regionale Maurizio Molinari che incalza sul tema del confronto sul tema sicurezza: "Non c’è tempo da perdere perché l’Umbria è tra le regioni peggiori su questo fronte e il lavoro è un diritto: non si può perdere la vita".