
Oltre mille oggetti esposti, tra fotografie, macchinari, vecchie divise e tanto altro. Nei locali della stazione di Foligno c’è la sede dell’Associazione nazionale ferrovieri del genio (Anfg, un centinaio i soci), che racconta la storia di tanti umbri impegnati in questo Corpo, parte dell’Esercito, ma anche la storia della ferrovia folignate. Un museo tenuto in piedi dalla volontà di un gruppo di amici e colleghi che fanno parte dell’associazione e che si emozionano nel ricordare il proprio lavoro e la propria attività. I locali, nella zona parcheggi della stazione, sono aperti e visitabili il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 e il martedì e giovedì dalle 15 alle 17. Ad accogliere i visitatori, a turno, il presidente del gruppo folignate, Maurizio Canafoglia e i suoi collaboratori come, tra gli altri, Renato Scappini, Vincenzo Menichini e Antonio Fiordi (foto). "La sede ci è stata data in comodato d’uso – raccontano – e noi l’abbiamo curata, qui ci riuniamo e facciamo le nostre attività. Con questo pretesto abbiamo iniziato a raccogliere qualche ‘cimelio’. Da lì i soci hanno portato i loro ricordi e abbiamo iniziato ad allestire. Chiunque abbia un ricordo, un pezzo della storia della ferrovia che sta a casa a prendere polvere, lo porti qui. Noi lo custodiremo e lo esporremo, pronti a restituirlo in ogni momento ci venisse richiesto". C’è tutto, dalla valigia di cartone con cui si partiva alla sabbia antislittante, passando per le palette con cui il capostazione dava il via al treno. Il museo è aperto dal 2016 e l’associazione ha un importante rapporto con le scuole e anche con la Caserma Gonzaga, con la piacevole consuetudine della visita di ogni generale di brigata che si insedia nella struttura folignate. Alessandro Orfei