di Alessandro Orfei
La compostezza del dolore della famiglia, i giovani volti rigati dalle lacrime degli amici, la musica al momento dell’uscita del feretro e i palloncini lanciati in aria. Straziante il funerale di Maria Elia, la 17enne morta una settimana fa dopo 36 ore di ricovero al Santa Maria della Misericordia di Perugia, tra Pronto soccorso e Terapia intensiva. La chiesa strapiena, il tappeto di fiori e i tantissimi giovani hanno fatto da scenario all’arrivo della famiglia di Maria, stretta in una catena umana, quasi a trovare la forza l’un l’altro per affrontare questo momento. A celebrare la messa, don Antonio Sabatini: "Solo la fede può dare consolazione. Come potremmo consolarci se questa vita fosse solo una questione fisica e biologica? Se fossimo senza fede, ci rimarrebbe solo la disperazione. I genitori di Maria – ha continuato don Antonio – sono tranquilli perché sanno che la loro figlia è in Paradiso e sta preparando un posto per loro".
Un saluto commosso c’è stato anche da una rappresentante della scuola: "Ricorderemo Maria per sempre per come era: bella, elegante, riservata ma presente. E così sarà per sempre nei nostri cuori". Proprio sul sito della scuola, la Terza A2 che frequentava, l’aveva salutata con un messaggio che ricordava le passioni di Maria. All’uscita del feretro, una bara bianca coperta di fiori, la musica di ‘Feliz Navidad’ di Jose Feliciano e i palloncini bianchi e rosa liberati nell’aria, con dei piccoli pensieri e preghiere dei ragazzi che l’hanno conosciuta e che con lei hanno condiviso una parte della vita. Tutti gesti di speranza, per squarciare il momento di dolore.
Per l’amministrazione comunale, era presente l’assessore Luca Merli. L’esponente dell’esecutivo perugino ha espresso vicinanza e affetto ai genitori e agli altri familiari colpiti da un dramma "che sta generando una viva commozione nella comunità locale". Sulla morte della ragazza restano, per il momento, tanti interrogativi. Nel novero delle ipotesi prospettate alla famiglia c’è quella dell’influenza H1N1 e della presenza di un batterio resistente agli antibiotici, che avrebbero rapidamente causato il peggioramento delle condizioni della ragazza. La Procura di Perugia, sul decesso, ha aperto un fascicolo.