A distanza di alcuni mesi dalla sua morte, nessuno riesce a fare a meno di lei e il suo ricordo resta indelebile grazie al bene che, nella sua pure breve esistenza, ha seminato nelle tante attività che seguiva nel settore sociale. Così sabato mattina il nome di Virginia Berliocchi è stato ‘scolpito’ nella targa apposta alla casa verde di Città di Castello dove c’è un appartamento ‘abitato’ da un gruppo di ragazzi con la sindrome di Down. Qui spesso Virginia li raggiungeva e li aiutava nelle varie attività. "L’orma di bene che Virginia ha lasciato nella nostra comunità è incancellabile e continua a dare i suoi frutti d’amore": il sindaco Luca Secondi e l’assessore Benedetta Calagreti hanno sottolineato così il significato della cerimonia di intitolazione a Virginia Berliocchi, scomparsa improvvisamente nel giugno scorso, del servizio che, alla Casa Verde in via Martiri della Libertà, accoglie dal 2009 i percorsi di abilitazione alla vita, a cui oggi partecipano 25 ragazzi. “Casa Virgy“: è questo il nome scelto. La targa è stata scoperta sabato mattina nel corso di una commovente cerimonia cui hanno partecipato anche i genitori Costanza e Maurizio: "Il laboratorio abitativo della Casa Verde era un progetto a cui lei teneva tantissimo, al quale si dedicava anima a corpo – ha detto la mamma, Costanza – anche perché significava poter tradurre in realtà gli studi e le esperienze professionali che aveva coronato discutendo una tesi di laurea magistrale all’Università Pontificia Salesiana proprio sull’autonomia delle persone Down. Un traguardo che la inorgogliva tanto…".
CronacaNasce “Casa Virgy“. In memoria di Virginia