ASSISI – Assisi, Padova e Campagna "fanno squadra" per dar vita a un ‘Circuito della memoria’ nel segno di chi si è adoperato per il prossimo. "Per una geografia della memoria, dall’accoglienza alla fraternità, un percorso per la pace", svoltosi al Santuario della Spogliazione, ha ricordato alcune pagine di grande significato. Il vescovo Domenico Sorrentino ha letto le parole di Mirjam Viterbi, una dei circa 300 ebrei salvati ad Assisi. "La chiesa e l’umanità devono diventare più fraterne", l’auspicio del vescovo. Sono seguite le relazioni, moderate da Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria. Poi gli interventi di padre Felice Autieri "Dall’accoglienza degli ebrei allo Spirito di Assisi" che ha messo in evidenza l’operato di alcuni dei protagonisti della rete assisana, di don Michele Di Martino "Oltre l’abito e la divisa, la storia di monsignor Giuseppe Maria e Giovanni Palatucci" che, in contesti diversi, Campagna e Fiume, furono esempi di prossimità e generosità e infine di padre Giorgio Laggioni "Padova e il coraggio del Venerabile padre Placido Cortese".
E’ seguito un momento di dialogo tra monsignor Roberto Carboni, padre Felice Autieri e don Michelino Luisi sul tema "Padre Michele Todde, il frate dell’accoglienza", religioso originario di Tonara, ma attivo nella rete. Durante il momento di dialogo sono stati sottolineati l’umiltà e il silenzio che ha contraddistinto l’opera di padre Todde. È seguita la consegna ufficiale del "crogiuolo sardo" dedicato a padre Michele Todde, per il Giardino dei Giusti di Assisi e due tipiche bambole sarde, con abiti tessuti a mano.