ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Nasce qui la “Giornata del Rispetto“. In memoria di Willy Monteiro Duarte

Dall’impegno dell’associazione folignate all’emozionante cerimonia che si è svolta a Montecitorio .

La cerimonia nella Sala della Regina a Montecitorio

La cerimonia nella Sala della Regina a Montecitorio

"Willy si è fermato a 21 anni, perché quel giorno terribile è stato travolto da odio e violenza. Non c’è stato nessun rispetto per la sua vita, ma io non provo odio o desiderio di vendetta, spero che la catena del male si interrompa. Voglio dire ai ragazzi che il rispetto è alla base della pace, il rispetto è mettersi nei panni dell’altro e capire che ha i tuoi stessi sentimenti". Le parole di Lucia Monteiro Duarte, mamma di Willy, il ragazzo brutalmente ucciso a Colleferro di Roma, nel 2020, mentre tentava di difendere un amico aggredito, sono state tra i momenti più toccanti della prima “Giornata nazionale del Rispetto“, nata grazie al lavoro dell’associazione made in Foligno ‘Nel nome del Rispetto’ e celebrata il 20 gennaio, giorno del compleanno di Willy, con una emozionante cerimonia di esordio a Roma, alla Sala della Regina di Montecitorio, presenti studenti e docenti da tutta Italia (molte le scolaresche umbre). Parole di sostegno e condivisione sono arrivate anche dai messaggi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara e del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, che ha portato anche i saluti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Intorno alla Giornata del Rispetto, divenuta legge dello Stato lo scorso anno nel contesto delle normative su bullismo e cyberbullismo, "si sono catalizzate quelle energie positive della società civile e del mondo della scuola che hanno trovato negli studenti presenti, di ogni ordine e grado, i volti più rappresentativi e nelle note della giovane orchestra dell’associazione ‘Nel Nome del Rispetto’, proveniente dal Liceo Musicale ‘Casaldi’ di Barletta, la loro colonna sonora". Alla cerimonia romana, coordinata dal giornalista Luca Ginetto, sono intervenuti, oltre alla dottoressa Maria Cristina Zenobi e alla professoressa Cristina Virili, presidente e vice dell’associazione ‘Nel nome del Rispetto’, l’onorevole Paolo Trancassini, questore generale della Camera dei Deputati, il sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco, la professoressa ternana Valeria Alessandrini, consigliera del ministro dell’Istruzione, Valditara, il magistrato Antonio Sangermano, capo dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, i Nicola Petruzzelli, direttore del carcere minorile di Bari, il prefetto di Perugia Armando Gradone, la pluripremiata campionessa di atletica e vicepresidente della Fidal, Manuela Levorato.

Alessandro Orfei