LUCA FIORUCCI
Cronaca

"Negati i diritti umani fondamentali". La sindaca Ferdinandi in visita al carcere col garante dei detenuti

"Luogo molto lontano da quello che dovrebbe essere. C’è da fare un grande lavoro insieme a tutte le istituzioni". L’avvocato Caforio: "Il principio costituzionale della riabilitazione non resti sulla carta".

"Negati i diritti umani fondamentali". La sindaca Ferdinandi in visita al carcere col garante dei detenuti

La sindaca, Vittoria Ferdinandi, e il garante dei detenuti, Giuseppe Caforio

Il suo volto parla chiaro. È quello di chi, lo dice senza mezzi termini, ha visto "un vero inferno dei viventi". Lo dice al termine del sopralluogo che ha fatto insieme al garante per i detenuti dell’Umbria, Giuseppe Caforio. "C’è da prendere atto di una situazione indubbiamente molto grave" commenta la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi e spiega: "Ho voluto essere qui per toccare con mano la fotografia che c’era stata restituita dal garante regionale. La fotografia di un luogo che è molto lontano per condizioni da quella che dovrebbe essere la sua vocazione. Il carcere non deve essere considerato un luogo di fine corsa, ma nelle sue origini deve essere un luogo di riabilitazione". Invece "oggi il nostro carcere è un luogo che rimanda a una gravità di situazione a livello di diritti umani fondamentali che vengono negati". "C’è da fare un grande lavoro insieme a tutte le istituzioni per ripensare questo luogo e restituire ai detenuti e alle detenute delle condizioni di vita umane. Purtroppo il nostro carcere sconta delle problematiche anche a livelli nazionali che riguardano le condizioni igienico sanitarie, la mancanza di personale sanitario che si possa occupare dei bisogni di cura dei carcerati, un sovraffollamento, un mancato piano occupazione delle forze di polizia penitenziaria che devono essere supportate, e il disagio psichiatrico" ha ribadito Ferdinandi.

Il Comune ha iniziato ad accendere un faro, spiega, ma non si vuole fermare qui: "Ci occuperemo anche di riportare l’esterno all’interno, con le cooperative, con il mondo del terzo settore per offrire progettualità per chi sta scontando la pena" dando così la possibilità "di pensare a un futuro, a un reinserimento". Perché, ribadisce, è necessario che "le marginalità vengano affrontate con sistemi di welfare strutturale e di comunità che permettano a queste persone di integrarsi e diventare un’opportunità per il territorio".

"Bisogna lavorare in questa direzione perché il principio costituzionale della riabilitazione non sia un’affermazione che sta sulla carta, ma una realtà che si può attuare. Un Paese civile lo deve attuare. Mi auguro che tutti possano in qualche modo contribuire" ha commentato il garante, Giuseppe Caforio. Intanto, già in queste ore, Ferdinandi incontrerà il procuratore generale Sergio Sottani.