
"Non sarò una meteora. Farò del Castello una miscela delle cose belle che ci sono nel mondo". Francesco Storniolo è il 37enne imprenditore siciliano, socio unico della Luxor Building srl, che di recente si è aggiudicato all’asta Castello "Isabella Guglielmi" di Isola Maggiore per circa 1 milione e 400mila euro. La vendita diventerà effettiva solo tra un paio di mesi, ma l’investitore ha già le idee chiare. "La mia idea – spiega a La Nazione – è quella di creare un luogo di gran lusso, un rifugio esclusivo per un target di alto profilo. Un posto da sogno insomma. Stiamo già lavorando sulla ricerca per capire quali siano attualmente i servizi più esclusivi nel settore luxury degli hotel di tutto il mondo". Ma come è nato l’incontro con il Trasimeno? "Per caso. Stavo valutando un castello ad Enna e navigando in rete mi sono imbattuto nell’asta di castello Gugliemi. E’ stato un colpo di fulmine. In estate ho fatto il primo sopralluogo con il custode giudiziario e sono stato affascinato dal borgo, dal lago. Ho deciso di farmi questo regalo per il mio 37esimo compleanno che è arrivato, per coincidenza, proprio nei giorni dell’asta", scherza. Ma torna immediatamente serio quando racconta il progetto. "Penso ad un investimento da almeno 20 milioni di euro, la maggior parte dei quali saranno impiegati nella ristrutturazione e almeno 5 milioni serviranno per dargli quella veste di residenza esclusiva che ho in mente". Dice che non cercherà partner in questo progetto, "ho imparato che la cosa migliore è farcela con le proprie forze. Siamo la prima azienda in Sicilia ad aver fatto partire i progetti del super bonus 110. Ci siamo fatti valere, il nostro è il nome di riferimento. Ho studiato ingegneria a Torino e poi ho lavorato nel settore della ristrutturazione. Qui ho visto un grande potenziale". E i rapporti con il territorio? "Ho in mente di far si che la parte storica del Castello, come la chiesa, resti un bene comune fruibile a tutti. Penso anche ad un servizio ricettivo per questo pubblico, mi piacerebbe vederci un forno, qualcosa di fortemente tradizionale. Ma il resto, in un percorso del tutto separato, sarà riservato agli ospiti". Un pubblico di nicchia diposto a pagare migliaia di euro per una notte nel Castello esclusivo insomma? "Si. E penso anche che potrebbe essere una opportunità di lavoro per molti. Mi piace formare il mio personale, penso che sia il segreto del successo". E sui tempi? "Se a febbraio l’iter autorizzativo sarà completato saremo già sull’isola per la prima progettazione. Sarebbe un bel sogno poterlo vedere realizzato nell’arco di 5 anni e iniziare a ricevere ospiti, animarlo. Farlo tornare a vivere".