È stata una grande festa all’insegna della condivisione, dell’amicizia, del ricordo, della solidarietà quella svoltasi al Narciso per il primo compleanno della Fondazione Motoracing Alessio Gigli #97. Al partecipatissimo evento, l’ente nato per rendere omaggio alla memoria e ai sogni del giovane biker eugubino prematuramente scomparso, ha voluto celebrare il suo primo anno di attività e raccontare, guardando al futuro, i vari ed ambiziosi progetti che intende realizzare. Uno su tutti è di particolare importanza per la Fondazione, ovvero la creazione a Gubbio di un circuito omologato Fim, Fmi e Aci Sport, adatto ad ospitare gare di Supermotard, Moto e di Go-Kart. Ne ha parlato, durante la serata, la presidente della Fondazione, Antonella Gigli: "L’obiettivo è tenere aperto l’impianto 365 giorni all’anno con tutta una serie di attività e servizi dedicati: dalla scuola di moto, all’ostello, dal punto ristoro. Nel circuito saranno centrali la moto terapia e la kart terapia. La struttura sarà, dunque, luogo di promozione della pratica sportiva dilettantistica dei giovani, attenta a costruire spazi e attività rivolte alle persone svantaggiate e promuoverà pratiche, culturali artistiche e ricreative, per i ragazzi". Sono intervenuti portando i loro saluti anche il sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci e l’assessore allo sviluppo economico Micaela Parlagreco, i quali hanno sottolineato la bontà dell’iniziativa e dei valori che intende promuovere.
Della proposta hanno parlato con riferimenti tecnici sull’idea da realizzare anche i professionisti della Stlea, società di progettazione di circuiti motosport, che sono entrati nei dettagli del progetto per quanto riguarda le potenzialità, le caratteristiche e la sostenibilità economica: "Un progetto molto ambizioso, in cui prioritario sarà individuare un terreno di circa 13 ettari (0,13 km²) adatto per orografia, altimetria, esposizione e ubicazione rispetto agli interventi da realizzare. Una superficie suddivisibile in diverse aree: quella prettamente sportiva; quella dedicata alla salute, al benessere, alla riabilitazione; quella ricettiva per garantire il servizio agli atleti e ai loro team, alle persone con disabilità e ai loro assistenti; e infine l’area didattico-formativa, incentrata soprattutto sulla mototerapia".
Federico Minelli