REDAZIONE UMBRIA

"No a nuove tasse regionali". I sindaci scrivono all’Anci

Caso-sanità, lettera firmata da primi cittadini e amministratori di centrodestra. Domani manifestazione in Piazza Italia. Tesei: "Ritiro immediato della manovra".

Caso-sanità, lettera firmata da primi cittadini e amministratori di centrodestra. Domani manifestazione in Piazza Italia. Tesei: "Ritiro immediato della manovra".

Caso-sanità, lettera firmata da primi cittadini e amministratori di centrodestra. Domani manifestazione in Piazza Italia. Tesei: "Ritiro immediato della manovra".

PERUGIA

"No alle nuove tasse regionali". Con una lettera, venti sindaci (Norcia, Foligno, Todi, Castel Ritaldi, Gualdo Cattaneo, Sellano, Cannara, Valfabbrica, Citerna, Stroncone, Polino, Tuoro, Umbertide, Torgiano, Giano dell’Umbria, Deruta, Porano, Orvieto, Nocera Umbra e San Gemini) e numerosi amministratori locali di area centrodestra chiedono al presidente di Anci Umbria di opporsi al disegno di legge della Giunta Regionale che aumenterà la pressione fiscale su famiglie e imprese umbre. "L’incontro con la regione di giovedì scorso - si legge nella missiva - non ha fornito alcuna informazione certa sull’esistenza e sulla dimensione dell’eventuale deficit che le aziende sanitarie avrebbero accumulato nella gestione 2024, rendendo di fatto ingiustificato un ulteriore prelievo fiscale. Sono apparse altresì fumose le ulteriori argomentazioni che starebbero alla base di questi aumenti: si è parlato di case popolari, alloggi per studenti, trasporto pubblico locale, chiusura del ciclo dei rifiuti, senza alcun riferimento numerico, ma con una generica necessità di reperire risorse. Peraltro, nell’ottica della leale collaborazione tra istituzioni, la Regione avrebbe dovuto mettere a disposizione dei sindaci, prima dell’incontro, il report stilato da KPMG in base al quale la Giunta si è determinata ad alzare le tasse".

"Ad oggi - continuano – siamo costretti a documentarci attraverso conferenze stampa, comunicati e post sui social, senza avere documenti ufficiali su cui poterci formare un’opinione corretta e poter, a nostra volta, informare i cittadini. Il nostro ruolo ci impone di collaborare con la Regione e contribuire alle decisioni che ricadono direttamente sulle nostre comunità, ma questo non può e non deve risolversi in un’accettazione acritica di scelte imposte dall’alto. Non può esistere alcun tavolo di confronto permanente tra ANCI e Regione se si assume un ruolo di subalternità che ci impedisce di tutelare i nostri concittadini. Per questo abbiamo deciso di esprimere la nostra più totale contrarietà ad un incremento delle addizionali regionali e della tassa automobilistica". Così hanno deciso di manifestare alle 15.30 del prossimo primo aprile, in Piazza Italia a Perugia.

Intanto, sul caso-sanità, interviene Donatella Tesei (nella foto). La consigliera regionale della Lega ed ex presidente della Regione chiede il "ritiro immediato della manovra perché non c’è alcun rischio commissariamento". "Basta fare ciò che abbiamo sempre fatto, cioè una concertazione con il Governo - ha sottolineato - È proprio la Kpmg, società di revisione privata, dalla Proietti incaricata in modo opaco e su cui abbiamo chiesto chiarezza nelle sedi opportune a sostenere che il disavanzo consolidato della Sanità umbra, su quasi 2 miliardi di spesa, è di 34 milioni. In realtà potrebbe non esserci neanche questo. Lo fanno tutte le regioni tutti gli anni e lo ha fatto anche l’Umbria per il 2020, 2021, 2022, 2023, uscendone senza commissariamenti, senza prelievi forzosi dalle tasche dei cittadini senza proclami. Basta conoscere i numeri e saper negoziare".