REDAZIONE UMBRIA

"No ad Assisi città-museo". Più servizi, giovani e residenti per rilanciare il centro storico

Proposte e scelte con l’obiettivo di ridare forza al tessuto sociale: dibattito alla Conciliazione. Il Comune fa chiarezza sui nuovi varchi della Ztl: "Non sono una blindatura, ma un’apertura".

"No ad Assisi città-museo". Più servizi, giovani e residenti per rilanciare il centro storico

Una serata per spiegare e affinare l’introduzione dei varchi elettronici. Ma soprattutto un incontro che si è soffermato su un tema annoso per Assisi, quello della ’turistificazione’, del centro storico sempre più città museo: una realtà con pochi abitanti (si parla di 2200 residenti, ma mancano dati certi di quanti veramente vivono all’interno delle mura), dai pochi servizi, incapace di ringiovanire il tessuto sociale, di accogliere nuovi abitanti e perfino gli studenti universitari. Si è svolto alla Sala della Conciliazione, con il sindaco Stefania Proietti, il vice Valter Stoppini, comandante della Polizia locale Antonio Gentili che hanno fornito indicazioni si come su sta lavorando per andare al controllo dei 5 accessi cittadini: visto che orari di chiusura già esistono al pari dei giorni da bollino ‘rosso’ e ‘giallo’, il sistema automatizzato controllerà gli ingressi, sgravando la locale di tale compito. Saranno previste deroghe, ‘liste bianche’ di libero accesso, app, numero verde per limitare al minimo i disagi. Con l’idea di fondo che la ztl dovrà non chiudere, ma aprire la città al territorio, con occhio a coloro che abitano fuori porta e nelle frazioni. Ma è stata l’introduzione di Alessio Mariucci, assisano, laureato magistrale in Ingegneria edile-Architettura con la tesi "Assisi, il centro storico e la pervasività della monocultura turistica. Temi, problemi e conflitti di una trasformazione urbana non governata", sulla turistificazione del centro storico, che ha offerto numerosi spunti al dibattito: temi e problemi sui quali appare necessario intervenire rapidamente e con incisività. A cominciare dalle abitazioni trasformate attività per accogliere i turisti con tutto quel che ne deriva sul tessuto cittadino; con il mercato che, in tale situazione, finisce per condizionare le politiche urbane. Un tema da affrontare per individuare strumenti per interrompere un processo che conduce alla città museo, che è dietro l’angolo. Città dove anche avere un calzolaio è impossibile, dove occorre fare i conti con i parcheggi in mano a privati e con edifici inutilizzati.