"No agli accorpamenti delle scuole". Sulle barricate i circoli del Pd

Nel mirino la scelta di unire gli Istituti comprensivi di Montecastrilli-Avigliano e Acquasparta-San Gemini

"La decisione della Giunta regionale di accorpare gli Istituti comprensivi di Montecastrilli- Avigliano Umbro e Acquasparta-San Gemini, dopo aver interpellato soltanto i sindaci dei comuni di Montecastrilli e Acquasparta, è una scelta miope e scellerata, mai prospettata perché completamente assenti i requisiti previsti dai criteri del Dgr 847 del 7 agosto 2023". Questa è la posizione dei circoli del Pd dei territori interessati (Benedetta Baiocco, capogruppo Pd di opposizione a Montecastrilli, Sensini Claudia, segretaria circolo Pd di Montecastrilli, Daniele Gentili, segretario di Avigliano Umbro Luca Longhi, capogruppo di maggioranza ad Avigliano Umbro, Antonella Rivelli, segretaria circolo di Acquasparta e Angelo Camilli, segretario circolo di San Gemini) che hanno urgentemente convocato un incontro online invitando le minoranze dei consigli comunali, alcuni amministratori di maggioranza del comune di Avigliano e il sindaco Conti, il quale ha dichiarato la sua contrarietà all’accorpamento dei due Istituti. Hanno partecipato, inoltre, i referenti e i delegati alla scuola del Pd, sia a livello regionale che provinciale. I segretari dei circoli della Centrale Umbra hanno invitato anche la segretaria Uil scuola Umbria, Lucia Marinelli e il segretario Flc Cgil Terni, Marco Vulcano, "i quali nella riunione hanno rimarcato la gravità della decisione presa dalla Giunta regionale, sostenuta dai sindaci interpellati e non condivisa con le comunità scolastiche".

I segretari dei circoli Pd si dicono quindi "fortemente contrari perché con questa decisione si colpisce l’area della Centrale Umbra che, oltre ai disservizi che riguardano la sanità, perderà anche servizi educativi adeguati alle diverse identità dei territori". "La linea politica della destra regionale e locale condurrà, nel breve e medio periodo, verso la chiusura dei piccoli plessi scolastici ancora diffusi nelle frazioni – continuano i dem –. Con l’accorpamento dei due Istituti comprensivi si creerebbe un “mostro burocratico” ingestibile, scollato tra i territori e la comunità scolastica e composto da circa 1336 alunni, 18 plessi e 4 comuni. Si perde una scuola con una offerta formativa omogenea per tutti, all’interno di comunità organizzate per piccoli plessi secondo una logica di reciprocità con il territorio. Le scelte politiche della destra regionale e locale determineranno il progressivo svuotamento dell’area della Centrale Umbra con la perdita dei servizi essenziali".