
“No“ alla tassa Tevere-Nera Si riaccende il Comitato di protesta
Una storia decennale, che torna alla ribalta. E’ quella della tassa di bonifica Tevere-Nera, che in Umbria pagano solo i ternani. Altri, ma non tutti gli umbri, pagano tasse di bonifica di altri enti e Consorzi. Il sussulto della maggioranza in Regione, con la proposta di legge del consigliere Daniele Nicchi (Lega) che chiede di trasferire all’Afor (l’Agenzia regionale della forestazione) le competenze di tutela idrogeologica, risveglia il Comitato contro la tessa Tevere-Nera.
"Deve essere l’occasione per superare l’odioso balzello che colpisce in particolare i ternani proprietari di immobili, abitazioni, garage, negozi, attività produttive, costretti a versare ogni anno al Consorzio circa due milioni di euro, balzello sconosciuto alla stragrande maggioranza degli umbri – sottolinea Leo Venturi, storico portavoce del Comitato –. Il Comitato non si è mai arreso di fronte alle ingiustizie. Dopo anni di battaglie, petizioni, ricorsi, proposte di modifica della legge regionale siamo alla vigilia di un nuovo percorso che costringerà l’assise umbra ad affrontare il problema. Ogni consigliere dovrà esprimersi nel merito e assumersi la responsabilità di mantenere o meno un balzello che colpisce una parte degli umbri o affermare i principi dell’equità e della pari dignità. La difesa dei diritti non può avere colori politici e pertanto auspichiamo un ampio sostegno alla proposta di legge".
I Consorzi di bonifica operano in 49 comuni dell’Umbria (su un totale di 92): 32 di essi appartengono alla provincia ternana. In Umbria ci sono 3 Consorzi di bonifica: Tevere Nera, con sede a Terni e nel cui comprensorio ricadono 26 comuni umbri e 9 del Lazio; Bonificazione umbra, con sede a Spoleto, nel cui comprensorio ricadono 14 comuni dell’Umbria;Val di Chiana Romana e Val di Paglia avente sede a Chiusi e nel cui comprensorio ricadono 11 comuni umbri, della zona orvietana.