REDAZIONE UMBRIA

’No’ all’ampliamento della discarica

Giovedì sit-in di protesta davanti al palazzo comunale. Previsto lo smaltimento di 200mila tonnellate di rifiuti

E’ un film già visto, ma la trama è sempre capace di accendere gli animi di molti orvietani. La mobilitazione di piazza contro il temuto e probabile aumento della discarica Le Crete torna ad occupare la ribalta delle cronache. Giovedì alle 10.30 è infatti in programma un sit-in di protesta in piazza della Repubblica, sotto il palazzo comunale, indetto da alcune associazioni in coincidenza con lo svolgimento della conferenza dei servizi che concluderà la valutazione ambientale strategica relativa al nuovo piano regionale dei rifiuti in cui è, appunto, previsto l’ampliamento di “Le Crete“ insieme a quella perugina di Pietramelina e alla realizzazione di un inceneritore sulla cui ubicazione non sono state ancora emerse indicazioni.

A chiamare alla mobilitazione i cittadini sono le associazioni Amici della terra, Prometeo, il comitato civico Leonia e Save Orvieto. "È evidente che le intenzioni della Giunta regionale, avallate dalla sindaca di Orvieto che non ha esitato a votare con favore una recente delibera dell’Auri che prevede lo smaltimento a Orvieto di circa 200 mla tonnellate di rifiuti nel solo 2022, sono quelle di procedere con l’ampliamento de Le Crete" dice il portavoce dell’iniziativa e presidente di Leonia, Maurizio Conticelli. Tra gli argomenti che vengono portati dai promotori della manifestazione c’è anche quello di un possibile esaurimento anticipato del sito. Il consigliere comunale di opposizione Franco Raimondo Barbabella chiede invece di convocare con urgenza la commissione dei capigruppo per sentire il sindaco e capire con esattezza quale sia la posizione della Giunta comunale. Roberta Tardani ha in realtà manifestato contrarietà al progetto della Regione fin dal momento in cui ne sono stati resi noti i contenuti relativi all’ampliamento della discarica orvietana, auspicando che quel progetto rimanesse sulla carta e non diventi mai operativo.

Una prospettiva complicata alla luce della difficile situazione che la Regione che deve fronteggiare prima che si trasformi in emergenze generalizzate considerando che quasi tutte le discariche umbre sono prossime all’esaurimento. Che il piano regionale metta in difficoltà l’amministrazione comunale non c’è alcun dubbio dal momento che il centrodestra orvietano ha sempre fatto una bandiera la lotta contro l’ampliamento della discarica.

Cla.Lat.