CITTÀ DI CASTELLO – "Quali erano i rapporti economici e finanziari tra Sogeco e Sogepu e quelli tra i suoi dirigenti? Nel dettaglio che rapporto economico è intercorso fin dal 2021 tra Sogeco (dichiarata ’inattiva’ in quell’anno) e Sogepu e quale la natura delle consulenze per prestazioni di servizi? Ma soprattutto il sindaco Luca Secondi, la giunta o gli esponenti di maggioranza erano a conoscenza almeno delle operazioni più delicate?".
Sono le domande che la consigliera di Castello Cambia Emanuela Arcaleni (nella foto) rivolge al primo cittadino di Città di Castello in un’interrogazione depositata in Comune, anche a fronte del fatto che la società pubblica è poi finita sotto un’inchiesta aperta alcuni mesi fa dalla magistratura e condotta dalla Guardia di finanza. L’ex amministratore unico di Sogepu è ora in carica a Sogeco: "Quale è la valutazione politica e di legittimità da parte del Comune nei confronti di questo nuovo incarico (a un compenso decisamente superiore) per curare gli interessi di un’altra società?". Arcaleni getta un sasso nello stagno sperando che dal Comune giungano alcuni chiarimenti sulla vicenda: "Riteniamo che fare chiarezza sia necessario e doveroso nei confronti dei cittadini, che versano la tassa sui rifiuti stanno ricevendo in questi giorni le cartelle di pagamento della Tari aumentata del 4.60%", aggiunge ancora l’esponente di opposizione. Arcaleni ha redatto il documento a seguito dei bilanci di esercizio 2021 e 2022 depositati da Sogeco, società costituita successivamente alla delibera del Consiglio comunale del 2019, posseduta da Sogepu al 49% e con la maggioranza assoluta del 51% a favore di Ecocave.