STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Non bastano cinquanta esuberi. Soffiano venti di cassa integrazione

Nubi all’orizzonte dello stabilimento Forvia-Faurecia. Venerdì sit in davanti alla sede di Confindustria

Mercato dell’auto sempre più incerto

Mercato dell’auto sempre più incerto

Nuova vertenza all’orizzonte. La rsu e la segreteria provinciale Fiom-Cgil dsi dicono "preoccupate" per il destino industriale di Forvia-Faurecia, dopo le operazioni di ristrutturazione e riorganizzazione che hanno portato a 50 esuberi nel 2024 nel sito ternano, specializzato nella produzione di tubi marmitta. "La riorganizzazione serviva ad affrontare questi anni difficili per poi rilanciarsi, oppure è stata solo l’inizio di una scelta più radicale e decisiva?" chiedono le organizzazioni sindacali. Secondo rsu e segreteria provinciale Fiom, infatti, "ora che l’azienda ha raggiunto gli obiettivi della ristrutturazione, sembra imminente la richiesta di aprire nuovamente la cassa integrazione ordinaria, con l’evidente rischio di terminarla in tempi relativamente brevi e di lasciare i lavoratori senza ulteriori ammortizzatori sociali nei prossimi mesi". Inoltre, "a fronte di un portafoglio ordini che vede solo progetti di serie già in essere (Iveco e Ferrari) - continuano i sindacati -, non vi è alcuna certezza rispetto a nuovi progetti". La Fiom sottolinea che "la scelta aziendale era quella di affrontare la crisi contingente dell’automotive e rilanciare l’azienda, a partire dal 2027, rimanendo nel business che ha sempre caratterizzato il mercato di riferimento di Faurecia-Forvia. Ci aspettiamo, quindi, che gli impegni presi non siano rimessi in discussione e che si proceda, coerentemente, tenendo fede ai presupposti su cui abbiamo costruito gli accordi in questi anni". Rsu e segreteria provinciale rendono infine noto che i lavoratori manifesteranno il proprio "disappunto" sulle attuali relazioni industriali, in occasione dello sciopero nazionale dei metalmeccanici di venerdì. Alle 10 è previsto un presidio sotto la sede ternana di Confindustria per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Anche la Rsu Uilm esprime preoccupazione per il futuro di Forvia Faurecia: "La persistente situazione del settore mette in difficoltà il comparto auto e in questo momento complicato, dialogo e serie relazioni industriale possono essere lo strumento per garantire futuro a tutti i lavoratori e i consolidamento dello stabilimento. La confusione organizzativa, senza manager nei posti essenziali, è una conferma della poca lucidità che si utilizza per gestire una fabbrica come quella che conoscevamo e che, dopo la ristrutturazione, manca di riferimenti che garantiscano il ruolo determinante all’interno della multinazionale".